Mazzoli ad Acquapendente: “Il partito democratico sostiene Angelo Ghinassi”

Manifestazione di presentazione della lista “Prospettiva Futuro” in vista delle elezioni del 5 giugno

ACQUAPENDENTE – “Il voto nelle città è un momento molto importante: scegliere il proprio amministratore, il proprio sindaco è una delle cose più belle e significative per un cittadino. Il voto del 5 giugno serve per affermare le proprie idee e scegliere in quale comunità si intende vivere. Una città non è solo la sua amministrazione ma è anche la sua comunità, sono le persone e la qualità delle relazioni tra loro.

Unire le persone, renderle partecipi e protagoniste è uno dei compiti principali degli amministratori.

Un Comune non si governa con slogan o rancore ma servono le idee che rispondono ai problemi concreti e alle aspettative di futuro. Serve la capacità di mettersi in discussione e rinnovarsi. Serve una squadra di amministratori competenti e capaci.

Queste caratteristiche io le trovo in Angelo Ghinassi e nelle candidate e nei candidati della lista “Prospettiva futuro””.

Lo ha detto Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, partecipando ieri sera alla presentazione della lista di Ghinassi ad Acquapendente, candidato sostenuto con forza dal Pd.

“Non si può – ha detto – non pensare a cosa è accaduto in questi giorni a Londra con l’elezione di Sadiq Khan, 45 anni, origini pachistane, musulmano, avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani è diventato sindaco di una delle città più importanti dell’Occidente. Ed è un successo che parla di un’idea di comunità, del bisogno di sperare.

I Comuni sono per noi un tratto fondamentale dell’identità italiana: è il luogo delle eccellenze e della solidarietà tra persone.

La dimensione della comunità è una delle chiavi della ripresa del Paese, del rilancio che tiene insieme innovazione, qualità, storia, sviluppo, occupazione e inclusione sociale”.

In tutta Italia sono 1370 i Comuni al voto, 21 nel Viterbese. “Oggi – ha aggiunto Mazzoli – abbiamo il problema di ricucire le comunità.

La crisi di questi anni ha segnato profondamente le persone, ha indebolito il tessuto economico, ha fatto arretrare le condizioni materiali di vita, ha colpito il territorio anche perché gli enti locali si sono trovati con disponibilità inferiori. In questo senso, i dieci anni di Alberto Bambini hanno significato un grande lavoro per difendere i livelli essenziali dei servizi e garantire un’amministrazione di qualità.

Per questo voglio ringraziarlo, così come tutti quelli che con lui hanno affrontato questi anni difficili. Basti guardare al fenomeno di invecchiamento della popolazione residente perché i giovani si trasferiscono altrove in cerca di lavoro.

E’ una scelta di serietà da parte di Angelo Ghinassi partire proprio dalla gravità di questa situazione per cercare le risposte, per ricostruire e rilanciare la comunità e il territorio di Acquapendente. Questa è la nuova sfida e bisogna essere coraggiosi e ambiziosi per affrontarla: solo chi affronta questo problema sta pensando veramente ad Acquapendente e al suo futuro”.

“Due – ha aggiunto – gli ordini di problemi da aggredire: creare opportunità di vita e di lavoro nel luogo dove sono le nostre radici e ripensare il futuro urbano tra memoria e futuro. Sul primo aspetto, condivido l’impostazione di puntare al massimo dell’innovazione e aumentare la sinergia degli attori locali nei settori dell’agricoltura, del turismo, dell’artigianato, guardando sempre all’Europa e fornendo sostegno a chi vuole avviare nuove attività.

Bisogna anche rilanciare l’idea che i nostri confini amministrativi e geografici non sono un limite ma un’opportunità: basti pensare alla via Francigena e alla riserva naturale del monte Rufeno. Governo e Regione stanno puntando molto sulla Francigena, come dimostra anche il lavoro di Alessandra Terrosi”.

“Anche sull’aspetto del tessuto urbano si giocherà una partita importante. La prossima settimana la Camera dei deputati approverà una legge sul “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato”.

Una legge che – ha concluso – risponde a diverse esigenze, innanzitutto la difesa del suolo agricolo, ponendo un limite alla logica delle cementificazione. Significa che cambierà la prospettiva di istituzioni, privati e imprese che dovranno puntare sulla riqualificazione del centro storico e puntare sull’edilizia sostenibile.

Ci saranno incentivi fiscali per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico. L’obiettivo, a partire dal 2021, è quello di costruire edifici a consumo energetico quasi zero.

C’è poi la partita dei trasporti sostenibili, con la nuova programmazione europea che investe molto nel settore. Infine, il nuovo codice degli appalti che punta su una totale trasparenza delle procedure e qualificazione delle stazioni appaltanti”.