Civitavecchia – Lavoro nero, maxisanzione ad armatore di peschereccio

CIVITAVECCHIA –  Tre lavoratori in nero ed altri tre impiegati ai quali non sono stati versati i relativi contributi previdenziali e fiscali. E’ il risultato di quanto è emerso da una verifica eseguita dai militari della stazione navale di Civitavecchia.

L’attività è stata avviata a seguito di un controllo a mare di un peschereccio eseguito da una vedetta del corpo, a fine novembre 2015.

I militari operanti hanno riscontrato la presenza di tre lavoratori marittimi non iscritti nel ruolo d’equipaggio, verbalizzando pertanto la violazione al codice della navigazione.

Successivamente, i finanzieri specializzati nello specifico settore di polizia economica finanziaria, al fine di riscontrare l’adempimento degli obblighi previsti dalle norme a tutela dei rapporti di lavoro e della legislazione sociale, procedevano al riscontro della specifica documentazione fornita dall’armatore del peschereccio (datore di lavoro), nonché all’analisi degli elementi informativi contenuti nelle banche dati del corpo.

L’attività ispettivaè terminata nel mese di aprile con la contestazione al titolare dell’impresa di pesca dell’omesso versamento dei contributi previdenziali inps (già sottoposti ad un regime agevolato di decontribuzione) per un importo complessivo di 3324 euro e la relativa sanzione amministrativa pecuniaria di 16mila 668 euro che il soggetto responsabile potrà evitare pagando il dovuto entro tre mesi dalla notifica del verbale.

Inoltre, per l’impiego dei tre lavoratori in nero, è stata applicata la cosiddetta “maxisanzione” di 4500 euro e il soggetto, oltre a dover sanare le previste omesse comunicazioni entro 120 giorni, dovrà anche regolarizzare i tre lavoratori per un periodo non inferiore a tre mesi da comprovare attraverso il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.

Sono state anche recuperate altre 750 euro di omesse ritenute alla fonte ed omesso versamento di ritenute fiscali d’acconto operate, con le relative sanzioni.