Referendum riforma costituzionale, Roberto Calderoli a Pianello per il NO

Sabato 9 luglio il Vice Presidente del Senato sarà a Pianello, dove darà il via alla campagna referendaria della Lega Nord Umbria per il NO alla riforma della Costituzione

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Lega Nord Umbria

Parte da Pianello la campagna referendaria della Lega Nord Umbria. L’appuntamento,  inserito all’interno del calendario di manifestazioni organizzato dal “Coordinamento dei Comitati per il NO Umbria”, è per sabato 9 Luglio alle ore 18, presso il locale campo sportivo, quando il Vice Presidente del Senato, Roberto Calderoli,  spiegherà, in un incontro pubblico, i motivi per cui è necessario votare NO al referendum di Ottobre. Il convegno dal titolo  “No alla riforma Costituzionale . Crescere è anche saper dire di NO”  verrà aperto dal Segretario Nazionale Lega Nord Umbria, Sen. Stefano Candiani, seguirà l’intervento del Prof. Mauro Volpi, noto costituzionalista, già membro laico del CSM e uno tra i fondatori del “Coordinamento per la Democrazia Costituzionale”. In quello che si prospetta come un incontro che va al di là delle singole appartenenze politiche, è prevista anche la partecipazione di numerose associazioni, movimenti e forze politiche di diversa estrazione, insieme per difendere la Democrazia e la Costituzione da quella che è stata definita una “deforma” anziché riforma.

Dopo la presentazione ufficiale avvenuta lo scorso 24 Giugno nella sala Partecipazione della Regione Umbria, continua, dunque, l’attività capillare del “Coordinamento dei Comitati per il NO” su tutto il territorio umbro, con l’obiettivo finale di offrire ai cittadini tutti gli strumenti necessari per comprendere le dinamiche di una riforma che mina i principi fondamentali di Democrazia. “La Costituzione – si legge nella nota del “Coordinamento dei Comitati per il No Umbria” –  nata dalla Resistenza,  verrebbe riscritta da Squinzi, Renzi, Boschi, Verdini e da una maggioranza variabile tutta tesa a contrattare col Pd qualche scranno nel futuro parlamento. Renzi è nelle mani dell’Europa e dei poteri finanziari, i veri mandanti della transizione dalla democrazia costituzionale all’assolutismo liberista. Ecco perché la sfida sul referendum ”confermativo” della riforma costituzionale della Boschi sarà di portata epocale e gli italiani (nel nostro caso gli umbri), non posso esimersi da questo onere».