Caso Privilege – Durissimo attacco dell’ex consigliere Dimitri Vitali alla Procura di Civitavecchia

Sulla vicenda degli affitti si scaglia contro gli inquirenti: “Palle di fango contro Monti”

CIVITAVECCHIA – Dimitri Vitali, ex consigliere comunale del Pdl ora in forza ai Fratelli d’Italia, noto per il suo scodinzolare intorno ai potenti di turno, è stato chiamato alle armi e la risposta ai tanti favori (l’ultimo in ordine cronologico firmato da Port Mobility) non si è fatta attendere.

“Adesso lo tirano in ballo sulla questione Privilege (il camminatore errante fa riferimento a Pasqualino Monti, ndr), quando tutti sanno esserne completamente estraneo….però comunque viene tirato in causa perché affitta una casa con regolare contratto, legalmente registrato”.

Evidentemente non sapeva ma adesso lo saprà che a tirare in ballo Pasqualino Monti è stato il giudice per le indagini, dottoressa Paola Petti.

Lui ha paura di perdere i suoi lussuosi privilegi e quindi senza riflettere scrive una serie di insulti senza sapere non solo di cosa stia parlando ma, soprattutto, senza avere la minima conoscenza di cosa sia un atto giudiziario.

E continua nell’attacco sferrato ai togati civitavecchiesi: “Non importa il motivo, l’importante è buttare fango su Monti cosi il Ministro non lo riconfermerà. Al suo posto va bene chiunque, basta che si azzuppi il biscotto rimasto a secco per troppi anni (lui è un esperto di inzuppamenti e richieste, ndr)”.

Il suo attacco non si ferma ai magistrati di casa ma sposta l’obice dei suoi insulti anche verso quelli di Roma che hanno arrestato il faccendiere Pizza.

“Arriviamo poi alla questione Pizza Connection, un’inchiesta gigantesca, racchiusa in 5 Gb di intercettazione dove Monti compare appena in 10 righe e nel quale si evince semplicemente il suo ruolo istituzionale, sollecitato da altri, per risolvere una controversia tra la Compagnia Portuale e una società operatrice all’interno dello scalo”.

Pur stando sempre in compagnia di Pasqualino Monti, dei suoi avvocati e dei suoi comunicatori, non solo non deve aver capito bene che la cosa che ha investito il commissario dell’Autorità Portuale è molto più grande di quello che il camminatore errante possa immaginare.

Le sue allusioni e tutto il resto sono “fuffa” come lui amabilmente ama definire le iscrizioni sul registro degli indagati di magistrati che, a differenza sua, hanno sicuramente studiato.

La sua reazione ma anche quella degli ultimi fedelissimi rimasti vicini a Monti non sono altro che il segno evidente della fine annunciata di un giovane furbo ma non intelligente che ha pensato a fare azioni poco chiare e sempre border line (per Dimitri al limite, ndr).

Il suo lungo sfogo si chiude così: “Il gossip e il fango lo lasciamo a chi usa la penna come arma di ricatto, sciacallaggio e diffamazione”.

Certo che il coraggio e la faccia tosta all’ex consigliere comunale, oggi camminatore errante, non mancano davvero.