Buongiorno, sono il lupo

Si, quello cattivo, ovvio.
Perché, voi conoscete lupi buoni?
Sono quello che voleva mangiarsi Cappuccetto Rosso dopo essersi mangiata la nonna, ve lo ricordate?
Sono quello che arriva se non mangiate la minestra, se fate le bizze prima di andare a dormire, se rompete i coglioni alla mamma che vuole vedere in televisione il grande fratello.

Che poi, sinceramente, a me di quella bambina vestita da pomodorino non è che me ne fregasse poi tanto, a me interessava semmai il suo cestino.
E sua nonna?
Ma vi pare che io mi vado a mangiare una vecchia rinsecchita e inacidita? Blaah, solo al pensiero mi si contorcono le budella.

E mi ci vedete con una vestaglia e una cuffietta in testa a rispondere alle domande cretine di una bambina cretina vestita da cretina da una madre cretina che la manda sola nel bosco?
“Che bocca grande che hai, che orecchie grandi che hai…”, ma per favore, sono un lupo, ho una mia dignità.

Ma davvero credete ancora a queste storie?
La bambina scemetta a cui vengono dei sospetti, il cacciatore che mi uccide, che mi sventra, la nonna che esce dalla mia pancia ancora viva e vegeta…
Per forza che poi arriva un cretino ebetino qualsiasi e vi appecorona tutti.

E pensare che io cerco di non dare fastidio a nessuno, vorrei starmene in pace nei boschi dove sono nato, vivere nel mio branco dove c’è il rispetto per gli anziani e i malati, dove il capo branco si prende cura di noi senza approfittarne, con giustizia ed equità.
Voglio continuare a cacciare per avere quanto basta per la mia sopravvivenza, perché noi lupi non uccidiamo per divertimento, non siamo mica l’uomo.

L’uomo, l’essere superiore, quello che piega tutto al suo volere, quello che vorrebbe eliminare tutte le razze diverse dalla sua, sia che si tratti di animali sia che si tratti di suoi simili, magari perché di colore diverso dal suo.

L’uomo, l’essere perfetto, quello che ha bisogno di miti, di esempi da seguire, esempi che sceglie sempre tra quelli peggiori di lui, che ha bisogno di nutrire il corpo e mai la mente, che ha bisogno di sentirsi sempre superiore al vicino, di avere la macchina più bella, il vestito più bello, il telefono più bello.
Che ha bisogno di guerre per guarire la sua fame di odio, che ha bisogno di trovare il nemico anche nel vicino di casa.

Ma lasciatemi in pace, io non sono come voi, io sono un Lupo.
Lasciatemi vivere nel mio ambiente senza trovare scuse per sterminarmi, non vi inventate altre storie di Cappuccetto Rosso.
Le storie stupide sono nella vostra mente, nella mente di chi ha interesse a raccontarvele, il lupo cattivo è solo nella vostra fantasia, la cattiveria è nel vostro cuore.

Lasciatemi in pace, sono un lupo, non sono come voi, sono solo un animale.
Le bestie siete voi.

giancarlo paglia firma