La civiltà non si compra al supermercato

Vedo tante, troppe foto di immondizia.

Ma io proverei a dividerle in due: l’immondizia del dopo trasporto e quella ancora rimasta nel giorno dopo.
La colpa di quest’ultima può anche essere imputata a Viterbo Ambiente, magari perché non ha avuto la prontezza di raccoglierla.

Ma quella del dopo trasporto?
Di chi è la colpa del vergognoso spettacolo che si presentava agli occhi di chi si allontanava dopo aver assistito, appunto, al trasporto?
È colpa di Viterbo Ambiente o non piuttosto dell’inciviltà delle centinaia, delle migliaia di persone presenti fra il pubblico?

E magari fra quelli che oggi si lamentano, ci sono anche molti di quelli che hanno pensato fosse fatica riportarsi a casa gli avanzi di merende o cene improvvisate.
In terra c’era di tutto, dalle bottiglie vuote ai bicchieri, dai giornali alle coperte, da resti di cibo a rigurgiti di cibo, fazzolettini, scarpette di bebè, mozziconi di sigarette, addirittura calzini da uomo.
Lasciati da incivili, bestie, che magari pensano che, visto che pagano le tasse, possono permettersi comportamenti così indecenti.

Un brutto spettacolo dopo un grande spettacolo, la dimostrazione di quanto molti Viterbesi non amino la propria città e di quanto molti ospiti si comportano in modo incivile anche fuori casa loro.
E ci sono foto di ragazzi che occupano una fontana lasciandola poi pulita, ci sono foto di persone che occupano una fontana trasformandola in latrina.

Niente da fare, la civiltà non si compra al supermercato, magari si insegna in famiglia, si impara in famiglia.
Ma se si è incivili dentro, non ci sono insegnamenti che tengano, meglio allora salate sanzioni, meglio toccare la parte più sensibile di molti di noi: il portafogli.

giancarlo paglia firma