Dogane, perquisizioni e sette indagati per il concorso taroccato

Gazzette ufficiali taroccate e contenenti temi precompilati utilizzate al concorso del luglio 2013 per 69 posti di dirigenti di seconda fascia all’Agenzia delle Dogane

ROMA – Gazzette ufficiali taroccate e contenenti temi precompilati utilizzate al concorso del luglio 2013 per 69 posti di dirigenti di seconda fascia all’Agenzia delle Dogane.

È quanto accertato dalla procura di Roma che oggi, attraverso i carabinieri del Nucleo Investigativo, ha fatto eseguire perquisizioni in nove uffici dell’ente pubblico ed una presso un’abitazione.

Secondo quanto verificato dal pm Mario Palazzi, titolare dell’inchiesta, sarebbero stati almeno tre i candidati (un migliaio quelli ammessi al concorso) ad utilizzare le tracce precompilate, tramite la consultazione, ammessa per la prova d’esame, delle Gazzette ufficiali. I temi da loro consegnati sono identici alle tracce possedute.

Ora gli accertamenti puntano a verificare se altri aspiranti dirigenti abbiano fatto lo stesso.

Almeno sette gli indagati, tra esponenti dell’Agenzia delle Dogane, candidati ed un membro della commissione di esame. Il concorso fu bloccato dal Tar.

Il pm Palazzi ipotizza nei confronti degli iscritti, a seconda delle posizioni, i reati di tentato abuso d’ufficio e la violazione di una legge del 1925, numero 475, che punisce chi commette illeciti durante i concorsi pubblici. Tra gli uffici perquisiti quello del capo della segreteria del direttore generale dell’Agenzia delle Dogane.

Le indagini hanno preso le mosse dalla scoperta di una corrispondenza via mail con scambio dei temi.

Un contributo determinante è stato fornito agli inquirenti anche da un ex dirigente dell’Agenzia delle Dogane.

Il caso del concorso, sospeso dal Tar del Lazio per un vizio di procedura (violazione della collegialità), fu oggetto anche di una interrogazione parlamentare presentata da Carla Ruocco (M5S).