Civitavecchia, sequestrati beni per oltre mezzo milione di euro. Nove immobili con i sigilli a Viterbo

CIVITAVECCHIA – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma unitamente all’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Civitavecchia, all’esito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Civitavecchia – Sostituto Procuratore dott. Lorenzo Del Giudice, ha posto i sigilli a 11 immobili – di cui 2 ubicati nella provincia di Reggio Calabria e i restanti in quella di Viterbo – e un autoarticolato, per un valore complessivo di oltre 500 mila euro.

La vicenda ha avuto origine da un controllo fiscale – concluso nel 2015 dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Civitavecchia e dal locale Ufficio delle Dogane nei riguardi di una società operante nel commercio all’ingrosso di bevande e alcoli – da cui è emersa una evasione, dal 2011 al 2014, dell’IVA per circa 2 milioni di euro, con il ricorso a espedienti semplici, ma molto efficaci.

In diverse operazioni, infatti, è stata simulata la cessione della merce a destinatari con la qualifica di “esportatore abituale” e a navi da crociera, allo scopo di evitare l’addebito dell’IVA sulle vendite e maturare così un consistente credito da utilizzare in compensazione; in realtà le bevande non uscivano mai dal territorio nazionale e rimanevano sul mercato locale sbaragliando la concorrenza grazie ai prezzi competitivi, abbattuti con il mancato versamento dell’IVA, e di conservare ampi margini di guadagno.

In altre situazioni, sono state emesse false fatture di vendita riportanti prodotti soggetti ad aliquote IVA ridotte, a copertura di cessioni di beni sottoposti ad aliquota più alta; in alcuni casi, la società ha contabilizzato false fatture di acquisto, per ridurre il suo reddito imponibile.

Grazie agli elementi raccolti dai militari, la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha chiesto e ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo dei mezzi nella disponibilità della società e dei beni mobili e immobili nella titolarità dell’amministratore pro tempore della stessa e del suo consulente fiscale.

Nei giorni scorsi l’esecuzione del provvedimento finalizzato a cautelare l’Erario per il credito vantato, in relazione alle imposte evase, pene pecuniarie ed interessi maturati.

Il servizio si inserisce nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole e che subiscono la concorrenza sleale di chi si sottrae al corretto assolvimento dei propri obblighi tributari.