Assisi: i tentacoli della “piovra” sulla città di San Francesco. Chiuso per mafia l’hotel Subasio

Dopo una serie di ricorsi, il consiglio di Stato conferma la validità dell’interdittiva antimafia e del provvedimento che revoca le licenze ai gestori dello storico albergo di Assisi

ASSISI – (Umbria24.it) – Nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria che riguarda l’Hotel Subasio di Assisi, dopo l’interdittiva antimafia nei confronti della società che lo gestisce e a cui il sindaco Stefania Proietti aveva revocato le licenze. Con ordinanza pubblicata il 3 ottobre, la Terza sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello cautelare presentato dalla F.lli Catalano srl contro il Comune di Assisi, l’Anac, il ministero dell’Interno, la prefettura di Perugia in cui si chiedeva la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar dell’Umbria 132/2016. A darne notizia è il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, per la quale «il rigetto dell’appello conferma di fatto quanto già affermato dal Tar che aveva respinto l’appello proposto dalla società contro l’ordinanza di chiusura. L’Hotel Subasio rimane quindi chiuso».

 

Proietti: «Verso ripristino legalità» – «Una decisione che arriva come una nuova vittoria nei confronti dell’illegalità – ha dichiarato il sindaco Proietti – ed è la conferma che la strada che abbiamo intrapreso insieme al Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, costituitosi ad opponendum e costantemente al nostro fianco in questa battaglia, è quella giusta verso il ripristino della legalità nel nostro territorio ed in particolare in uno dei simboli della nostra città quale è l’Hotel Subasio. Non ci fermeremo qui, faremo tutto il necessario affinché l’Hotel Subasio torni al suo antico splendore riaprendo quanto prima sotto la luce della giustizia».