Bambino morto in un canale a Fiumicino: “Spinto in acqua da un amichetto”

Gli investigatori non escludono che possa essere stato buttato in acqua involontariamente da un coetaneo

MACCARESE – Svolta nel giallo che ha coinvolto Alessandro Elisei, il bambino di 11 anni trovato morto in un canale di scolo a Maccarese, piccolo borgo nel comune diFiumicino. Secondo le ultime ricostruzioni, il piccolo sarebbe stato condotto dagli amichetti sul canale di via Campo Salino e uno di loro lo avrebbe involontariamente spinto in acqua. Un gioco finito male? Secondo le ultime indiscrezioni è plausibile, ammettono dalla scientifica, da dove però non trapela nient’altro.

Nei giorni scorsi sono stati ascoltati gli amichetti del bambino. Le testimonianze, però, non hanno convinto gli investigatori, secondo cui qualcuno dei coetanei di Alessandro sa la verità.

Anche la Procura di Civitavecchia pensa che la tragica morte del piccolo possa essere stata causata da un gioco finito male. Ad ogni modo, la titolare del fascicolo d’inchiesta, il pm Alessandra D’Amore, aspetta i risultati degli ulteriori esami dell’autopsia. Per ora gli agenti hanno ascoltato tutto il vicinato di via Campo Salino e non escludono nulla.

alessandro-maccareseNon ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati e anche se qualche coetaneo del piccolo dovesse essere coinvolto non cambierebbe la situazione legale, dato che la legge non prevede campi di imputazione per gli under14.

Le testimonianze dei bambini continuano ad essere confuse e discordanti e per questo non d’aiuto per le indagini. Quel che ormai sembra quasi certo è che Alessandro fosse lì in compagnia. “Non è andato lì da solo”, continua ad affermare la mamma Simona Righetti, come riporta Il Messaggero. Ci sono comunque due delle ultime ore del piccolo ancora da ricostruire. Non si esclude anche che Alessandro possa aver visto alcuni suoi coetanei giocare vicino al canale e li abbia raggiunti.

Durante le interrogazioni i bambini chiamati sembrano impauriti: secondo gli investigatori, qualcuno di loro potrebbe essere scappato senza chiedere aiuto a causa della troppa paura.

I vicini hanno anche notato due uomini che parlavano con Alessandro prima dell’incidente e che gli inquirenti non considerano “esterni ai fatti”.

Particolare attenzione anche al cibo ingerito dal bambino: l’autopsia ha confermato l’assenza di alimenti solidi nello stomaco, ma ancora resta da chiarire se le tracce siano compatibili con lo yougurt che la nonna del piccolo dichiara essere stato l’unico alimento da lui mangiato a pranzo e cioè poche ore prima del fatto. Se così non fosse, l’indagine prenderebbe un’altra svolta perchè crollerebbero le ricostruzioni dei familiari.

La relazione finale con le cause della morte si dovrbbe avere entro venerdì e gli accertamenti richiesti dal medico legale, Luigi Cipolloni, nei prossimi giorni.