Sindaco di Bassano Romano, emette ordinanza ma si dimentica di divulgarla

Non è il pesce d’aprile, “Lercio news” o un quotidiano satirico quanto piuttosto la nuda e cruda realtà bassanese.

Dopo alcune anomalie riscontrate il 30 e 31 Ottobre sulla rete idrica, il sindaco Maggi ha ritenuto opportuno emettere ordinanza sindacale di non potabilità dell’acqua ma si è clamorosamente dimenticato di informare la cittadinanza. Un gesto senza precedenti nel comune della bassa Tuscia: un provvedimento che interessa un bene di primaria importanza, come l’acqua, andava diffuso anche con i volantini e l’altoparlante!

Per spezzare una lancia in favore del distratto primo cittadino dobbiamo dire, per correttezza, che l’ordinanza è stata pubblicata sull’albo pretorio online che vanta un’ampissima e non indifferente platea di ben 10 utenti! Sono moltissimi i curiosi che ogni mattina mandano in tilt il sito del comune collegandosi all’albo pretorio online. Dopo facebook è il primo sito visitato: in Comune abbiamo le statistiche! Dobbiamo aumentare la capacità del server. Di fatto avrà pensato il mio amico Maggi “lo pubblico sull’albo così copro tutta la popolazione” facile come bere un bicchier d’acqua (marrone).

Bando all’ironia, ciò che invece molto più responsabilmente andava fatto, a mio avviso, – una volta preparata e firmata – era dare massima diffusione su ogni canale disponibile, web, facebook, affissioni tradizionali, articoli e così via in modo da coprire il maggior numero di persone. Chi è che visita l’albo pretorio? E’ la prima volta che un’ordinanza viene emessa – e confinata in un cassetto online – dal sindaco e divulgata, ma solo per caso, da un consigliere – (orgogliosamente, visti i risultati dei miei dirimpettai!) di opposizione. Non ricordo un fatto analogo. Me ne sono accorto per puro caso semplicemente perché svolgevo la mia attività di consigliere comunale, documentandomi sulle ultime novità.

Ma la cosa grave non è la forma ma la sostanza: ieri sera infatti sono stato letteralmente tempestato di telefonate, messaggi, da cittadini e commercianti che giustamente chiedevano informazioni sull’acqua pubblica, il bene primario per eccellenza, se poteva essere usata per fini alimentari, se la casetta dell’acqua era esente dal provvedimento e così via. La mia pagina facebook – che è stata ovviamente presa d’assalto – ha sostituito di fatto quella del Comune che è rimasta in silenzio per tutta la giornata. Solo dopo il mio intervento ed il passa parola generale, dopo qualche ora, l’efficientissimo sistema comunicativo comunale, ha inserito uno scarno commento di tre righe senza dare informazioni ufficiali. E che dire del pluridecorato ufficio stampa? Stavolta ha fatto cilecca, rimanendo inspiegabilmente in silenzio. Il responsabile del dipartimento comunicazione dov’era ieri? A scriversi un proprio articolo di autocompiacimento oppure anche lui una bella e salutare auto intervista con foto e commenti alla terza persona…?

Scherzi a parte molti concittadini hanno espresso il proprio disappunto su come è stata gestita questa procedura, si sono indignati sulla sufficienza con cui è stata trattata la materia per non considerare che ancora adesso mentre scriviamo c’è gente, soprattutto gli anziani e chi non ha internet, che è totalmente all’oscuro di questa ordinanza…

Alfredo Boldorini

Consigliere Comunale Bassano Romano