Tarquinia: I servizi sociali sono una cosa seria

Il vice sindaco Leoni: «Olmi li lasci fuori dalla campagna elettorale. È inaccettabile quanto sta facendo per un po’ di consenso. Accoglienza dei migranti e case popolari sue temi  distinti»

Silvano Olmi continua a fare di tutta un’erba un fascio. L’accoglienza dei migranti e le case popolari sono due temi distinti. La sua è solo strumentalizzazione politica, in vista delle elezioni comunali. In tutti questi anni dove è stato? Perché solo oggi torna a preoccuparsi delle famiglie tarquiniesi? Forse perché ci sono le lezioni e ha interesse a candidarsi?

I servizi sociali sono una cosa seria, molto seria e vanno lasciati fuori dalla campagna elettorale. È inaccettabile quanto sta facendo. Ogni giorno ci sono dipendenti comunali, associazioni di volontariato che, collaborando con l’Amministrazione, lavorano in silenzio, come giusto che sia, per aiutare le fasce sociali più deboli, svolgendo importanti servizi di assistenza ai cittadini.

Siamo vicini a tante famiglie, che hanno realmente bisogno, anche erogando contributi economici per pagare gli affitti. Ma non è su questi temi che vogliamo farci belli agli occhi degli altri. Siamo orgogliosi si quello che riusciamo a svolgere, nella consapevolezza che i problemi ci sono. Non accettiamo che qualcuno ci speculi sopra per “farsi vedere”.

Olmi ha la memoria corta. Cavalca il tema delle case popolari, dimenticando che è stato assessore per cinque anni, dal 2002 al 2007, senza essere riuscito ad assegnare le palazzine di via Madre Teresa di Calcutta. Gli rinfreschiamo quindi la memoria. Il progetto nasce nel 1994. In seguito, una serie di vicissitudini riguardanti le imprese edili incaricate di costruire gli edifici porta al fermo dei lavori. Sotto la sua Amministrazione, quelle palazzine erano cantieri abbandonati presi di mira dai vandali.

Con l’insediamento dell’Amministrazione Mazzola, nel maggio 2007, le cose cambiano. Dopo l’approvazione del nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari all’inizio del 2008, il Comune sblocca i lavori per completare i due edifici. L’11 novembre 2010, esattamente sei anni fa, consegna le chiavi di 32 alloggi a 32 famiglie tarquiniesi.

Il nostro impegno non è mai venuto meno, avendo dato altri 10 appartamenti in questi anni e facendo più volte richiesta per l’assegnazione sul nostro territorio di nuove case popolari. Solo con la Giunta Zingaretti si è avuta un’accelerazione, che poterà allo sblocco di fondi per costruire altri appartamenti o acquistare strutture finite o in prossimità di realizzazione. Olmi è così arrivato tardi, perché abbiamo già fatto tutti i passi necessari per ottenere nuovi alloggi.