Viterbo, “Piccola città, bastardo posto…” comunque amato

Chi l’ha visto?

Potrebbe essere il titolo giusto per una trasmissione su alcuni dei nostri amati amministratori.

Per esempio per l’assessore Tofani.
Da quando ha conquistato lo scranno che fu del defenestrato Vannini, è praticamente sparito.
E gli effetti si vedono sulle opere attinenti il suo mandato.
In pratica è tutto come prima, tutto peggio di prima.

Altra illustre sparizione è quella dell’assessore Ciambella.
Vice sindaco in pectore, assessore al bilancio, braccio destro del possessore delle chiavi della città.
No, no, non del sindaco ma di chi dall’alto tutto vede e provvede, di chi decide e comanda, di chi, come Penelope, tesse la tela e poi la disfa.

Forse sarò distratto ma la signora Ciambella ultimamente appare sempre meno al fianco del sindaco.
Non vorrei che qualcuno le avesse suggerito/ordinato di non frequentarlo più.

Spariti anche molti consiglieri di maggioranza.
I sette magnifici sette, per esempio.
Dopo la loro presa di posizione dissoltasi come neve al sole a un semplice ordine dall’alto, ultimamente hanno ricominciato a fare i dispettucci.
No, io non ci vengo, non ti parlo più.

Ahò belli, non è una partitella di pallone fra amici, non è una festa di compleanno dove se vi sta sulle scatole il festeggiato, decidete di non andare.
Siete gli amministratori di questo comune, se mancate alle riunioni del consiglio, non siete furbi, siete ASSENTEISTI.
Questa è la verità. Che a voi possa piacere o meno.
E a noi sicuramente meno.

Per fortuna il sindaco può ancora contare su alcuni fedelissimi, almeno come presenza al suo fianco.
Per esempio l’assessore Delli Iaconi, la consigliera, nonché vice presidente del consiglio, Bizzarri.
Anche Rossi…no, mi sono sbagliato.
Però almeno lui corre se chiamato, anche se poi presenta il conto.

Anche Troili è spesso presente, come un’anima in pena che si aggira senza meta nei meandri della politica Viterbese.
Del resto da quando ha bruciato la poltrona è costretto a restare in piedi, quindi meglio muoversi, girare, camminare.
Si stanca meno la schiena.
Però è simpatico, è un indomito, è battagliero.
E dategliela una cavolo di poltrona nuova, ce ne stanno tante nella maggioranza sempre vuote…

Già, la trasmissione chi l’ha visto avrebbe molto materiale se facesse una capatina a Viterbo.
Perché il chi l’ha visto potrebbe anche rivolgere la sua attenzione alla “capoccia” di molti Viterbesi.

Di quelli che si lamentano che non si fa mai niente ma quando si fa qualcosa la criticano a prescindere, quelli che combattono solo dietro la tastiera ma quando c’è da scendere in piazza e da metterci la faccia, hanno sempre mille cose più importanti da fare, quelli che guardano l’orto ben curato del vicino e si dimenticano di annaffiare il proprio, quelli che disprezzano per partito preso o magari solo per sentito dire, quelli che si schierano con il gruppo più numeroso perché “fa tanto figo”.

“Piccola città, bastardo posto…” cantava Guccini.
Piccola città comunque amata.giancarlo paglia firma