Umbria, Regione e Governo vogliono altri inceneritori? M5S: “Marini e Cecchini escano allo scoperto”

“La Regione Umbria deve chiarire la sua posizione sulle previsioni del decreto ‘Sblocca Italia’. Poi occorre revocare subito le concessioni ad Acea e Tozzi Holding per gli inceneritori di Terni”

Pubblichiamo la nota dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari 

 

Martedì 12 gennaio, dopo anni di assordanti silenzi, la Regione Umbria sarà finalmente chiamata a rispondere politicamente in tema di inceneritori nel quadro dell’opaca vicenda dello ‘Sblocca Italia’.

Il MoVimento 5 Stelle, con la Portavoce regionale Maria Grazia Carbonari, ha infatti predisposto un’interrogazione a risposta urgente nella quale chiede conto delle determinazioni assunte al riguardo da parte della Giunta Marini, anche alla luce della gravissima situazione ambientale esistente.

Pertanto abbiamo domandato in che modo ed entro quale termine la Regione Umbria intenda revocare le concessioni all’incenerimento dei poli Acea e Tozzi Holding di Terni, evitando altresì l’insediamento in Umbria di un altro impianto inutile e altamente inquinante, così come previsto dal Governo Renzi.

Invece si fa il gioco delle tre carte.
Proprio in queste ore si profila infatti il contrario di quel appare ragionevole: Terni quale megapolo di incenerimento dei rifiuti urbani, con l’ennesimo favore alla multinazionale di turno. Diversi spifferi indicherebbero pure altri territori a rischio.
Una demenziale politica di gestione dell’immondizia, lontanissima dalle ‘buone pratiche’ e dal ciclo virtuoso della Rifiuti Zero; una politica non di rado sotto la lente della Magistratura, con una programmazione del ciclo rifiuti che sembra scritta da influenti operatori privati, anziché rispondere agli interessi delle comunità locali.

La Giunta Marini smentisca dunque le notizie che stanno emergendo o il MoVimento 5 Stelle, tra portavoce a ogni livello e attivisti, intraprenderà ben altre iniziative in concreta difesa della salute pubblica.