PAOLO GIANLORENZO ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE

PAOLO GIANLORENZO ASSOLTO

Era il lontano marzo 2013 quando il P.M. Dr.ssa Paola CONTI, a conclusione delle indagini preliminari, citò in giudizio il noto giornalista Paolo Gianlorenzo in quanto imputato del reato p. e p. dell’art. 57, 595 c.p. in qualità di direttore pro-tempore della testa giornalistica on-line “Etruria News” per aver offeso la reputazione di Francesco Battistoni.

Fiumi di inchiostro sono stati consumati e migliaia di byte sono stati occupati per sbandierare ai quattro venti la grossa offensiva fatta dal giornalista Paolo Gianlorenzo al piccolo e coriaceo politico Francesco Battistoni.

A febbraio del corrente anno su tantissime testate è stata riportata la dichiarazione di Battistoni, il quale denunciava il fatto che gli articoli, del nostro giornalista e comunque vostro collega, gli avevano rovinato la vita.

Non vogliamo ulteriormente dilungarci sulla marea di articoli, fatti da colleghi, per la famigerata macchina del fango (della serie il bue disse cornuto all’asino), “Gianlorenzo a processo”, “Estorsione, al via il processo a Gianlorenzo”, “Diffamazione, Gianlorenzo condannato di nuovo”, “Gianlorenzo rinviato a giudizio”, “Gianlorenzo davanti al gup”, “Gianlorenzo rinviato a giudizio per calunnia”, “Gianlorenzo indagato per stalking”, chi più ne ha più ne metta.

Oggi nelle prime ore del pomeriggio il giudice Silvia Mattei ha assolto il nostro giornalista PAOLO GIANLORENZO perché il fatto non sussiste, e Dio voglia, è stato applicato l’Art. 21 della Costituzione sul fondamento del diritto di cronaca.

Ne tanto meno si può applicare l’articolo 57 c.p., ovvero l’omesso controllo, in quanto, essendo Etruria News un giornale on-line e quindi non cartaceo, non si può applicare tale articolo che chiaramente fa riferimento esclusivamente alla carta stampata.

Una nota di merito va comunque data al piccolo e coriaceo avvocato Franco Taurchini, che analizzando attentamente il contenuto della querela, ha egregiamente ribattuto il tutto punto per punto.

Lo stesso sito Tusciaweb riporta una sua dichiarazione effettuata in tribunale:

“Se qualcuno mi dicesse che sono piccolo e coriaceo – ha detto nella sua arringa l’avvocato Franco Taurchini, legale dell’imputato – di certo non me la prenderei”.

Inoltre da considerare l’abilità nel risaltare che lo stesso giudice, in una precedente sentenza, ha considerato che l’omesso controllo di un direttore di giornale si applica esclusivamente sui giornali in carta stampata, e non anche sui giornali on line, ad ogni modi ci sono diverse sentenze di cassazione che affermano quanto detto.

A questo punto ci chiediamo saranno consumati gli stessi fiumi di inchiostro e quantità di byte per dichiarare che un collega è stato assolto?

Una cosa è certa nella vita gli uomini possono togliere tutto a una persona, ma sicuramente una cosa non sono mai riusciti a togliere a Paolo Gianlorenzo “IL SORRISO”.