“Arancia Meccanica” viterbese, indignazione, sconcerto e declino

Arancia Meccanica tutta viterbese, che ha fatto parlare e forse farà parlare per giorni,  vuoi per la notorietà dei personaggi coinvolti e vuoi per la gogna mediatica giusta o ingiusta che sia, ma una cosa è certa, non è stata fatta in modo equo.

Proponiamo e lasciamo ai lettori le dovute considerazioni su questa riflessione di uno dei tanti cittadini che ha una testa per riflettere a differenza di tanti strilloni analfabeti del web e dei giornali on-line

Fra i tanti post su fatti locali mi sorprende ciò che sta avvenendo in questi giorni a Viterbo.
Una parte di “faccialibro” si indigna per un pestaggio perpetrato ai danni di un ragazzo e inveisce contro 4 ragazzi, indicati con foto e nominativi dalla stampa.

Dall’altra parte, l’eco suscitata ha sconvolto chi, questi 4 ragazzi, li conosceva. O magari conosce i parenti. E fra indignazione, tentativi di giustificazione, empatia e commiserazione dei genitori c’è un fiume di parole che stride, che gorgheggia, che spiralizza nelle pieghe della comunicazione scritta e funzionalmente analfabetizzata.

E ancora, un’altra parte si indigna per il fatto che alcuni vengano additati per atti violenti e per la ferocia dimostrata e altri invece, per aggressione a pubblico ufficiale e per guida con porsche del papino non vengano nemmeno citati. La privacy, la stampa, chi vi da il diritto, la presunzione d’innocenza. Insomma la solita marmellata di dignità e decoro dell’anima che mal si coniuga con quella che si vede fuori dalle finestre.

E queste fazioni sono in contrasto fra loro, litigano, generano nuovo astio.
Leggendo fra i commenti però mi sorge un dubbio. Ma anche guardando i tg mi sorge un dubbio e anche vivendo in condominio o guidando per strada mi succede.

Non entro nel merito ma, a fattor comune, non parlerei di privacy, di quarto potere, di giustificazioni, di volontà, di discriminazione, premeditazione.
Tutte cazzate.

Mi soffermerei solo al comportamento, a che ho/avete visto su quel video, in quel pestaggio.
Perchè tanto odio? Quale motivo si cela dietro tanta ferocia?
Foss’anche per punire un atto immorale perpetrato prima. Possibile?
Oggi lo stesso, in TV, 20 napoletani che attaccano 7 juventini in un autogrill. Per la militanza? per lo sport? per un gioco?
Dai su.
Non è possibile. Almeno dal mio punto di vista.

Non esiste civiltà, stato, nazione senza controllo. In italia invece abbiamo uno stato con 250 mila leggi che a malapena riesce a punirne una decina.
Pensate allo stato della morale e dell’etica attuali.
Pensate a chi dovrebbe dare esempio e garantire autorità o autorevolezza. Pensate al tempo che dedichiamo ai valori, al loro insegnamento, e al tempo che serve per ottenere giustizia o a garantire equità.
Poi pensate alla differenza che esiste fra noi e le bestie. Almeno loro utilizzano la crudeltà come mera forma di sopravvivenza. Noi come stupida imposizione del blasone o dell’ascendente, in alcuni casi per la ricerca del piacere.

Abbiamo perso.
Tutti.
Questo è un treno che non riusciamo più a fermare.
E questa non è evoluzione.
E’ solo declino.

di Bruno Pagnanelli