#Tarquinia2017 – Moscherini v/s Mencarini, un manager contro il re delle stufette a pellet

Il padrone di Giove Gas (in piena crisi aziendale) dopo aver “fallito” con la BCC di Tarquina tenta di sistemare le cose con un patto trasversale con il PD di Mazzola & Co

TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo: Ancora una volta, il nostro competitor politico, Pietro Mencarini, affida l’esternazione del suo pensiero politico ad un speech writer.

Questa magica parola inglese serve per individuare quella figura che si occupa di scrivere discorsi a politici o manager che non sono in grado di argomentare in pubblico o che sono sicuramente poco idonei al ruolo che stanno per ricoprire o ricoprono (non sanno cosa dire e come).

Mencarini, che ancora una volta si nega ad un confronto pubblico, è ben consapevole, come del resto lo è il suo staff, di non essere assolutamente in grado di confrontarsi con chi conosce gli argomenti e, soprattutto, sa’ argomentarli, cioè Gianni Moscherini.

E’ di queste ore una nuova uscita del solito speech writer che ha un nome ed un cognome ben noti, anche se la firma in calce del non pensiero è posta alla fine dello scritto da Mencarini.

In quelle righe, si cerca di controbattere, a volte senza neanche conoscerne fino in fondo il vero senso, alcune affermazioni di Gianni Moscherini.

Andiamo per ordine e cerchiamo di capire cosa vuole far dire a Mencarini, con quello scritto, al giovane speech.

Il primo punto riguarda il voto disgiunto.

Secondo “loro” non è vero che a Tarquinia ci sia stato un flusso anomalo di voti perché le preferenze del candidato sindaco si equivalgono con quelli ottenuti dalle liste.

Su questo argomento si possono giocare più partite ma, la prova provata, non viene data da chi afferma o da chi smentisce ma dai famosi RAPPRESENTANTI DI LISTA.

Quest’ultimi, carta e penna, segnano con pazienza disumana, lo spoglio delle schede, una ad una.

Non è mica colpa loro se sulle schede che stavano uscendo molto a rilento spesso e volentieri c’era croci sul nome di Mencarini e scritti a matita, SCRITTI, i nomi ricorrenti di Mazzola, Celli ecc. ecc.

Dunque non devono giustificare niente a noi né tantomeno alla popolazione che ben è consapevole di come siano andate realmente le cose.

Suggeriamo al giovane staff del Mencarini che sui social trascorrono gran parte della loro giornata, di leggere attentamente gli sfoghi di autorevoli candidati nelle fila del PD dove parlano dell’argomento facendo anche cifre ben precise.

Andiamo avanti.

Sul suo presunto pensiero, Mencarini, afferma di non aver avuto mai una tessera di partito ma non dice quante volte e in che modo si è reso artefice di operazioni politiche ora per l’Agraria ora per il Consorzio di Bonifica e via via discorrendo anche se Forza Italia, che pubblicamente gli ha messo in testa più cappelli, sembrerebbe pensarla diversamente.

Infatti, pur sostenuto dai vertici nazionali, quelli che non hanno neanche più il loro voto, si dimenticano di affermare che gli unici candidati che probabilmente saranno eletti sono nelle liste presentate da Moscherini.

Sul fatto delle presunte minacce siamo arrivati al ridicolo.

Moscherini non ha fatto altro che difendersi dalle offese e dalle accuse false, omofobe e discriminanti di molti suoi supporter’s e che saranno oggetto di discussione, questo sì, nelle aule di giustizia.

Invece di continuare a menare il batacchio su storie ampiamente argomentate e certificate dovrebbe, una volta per tutte, far smettere i suoi seguaci di parlare di fatti che non conoscono e dire, con chiarezza, se per caso ci sono suoi candidati, magari tra quelli che hanno ottenuto più preferenze, che i conti con la giustizia li hanno “saldati” con un bel patteggiamento e che si trovano, tutt’oggi, sotto inchiesta per aver infamato una donna nel più intimo dei suoi segreti.

Per quanto riguarda le sue aziende lunga vita. Non è certo colpa di nessuno se i sindacalisti da Mencarini incontrati ben prima della sua candidatura gli hanno suggerito di non utilizzare ammortizzatori sociali per non compromettere il suo status di imprenditore.

Il lavoro è sacro e quindi gli auguriamo che si abbassino le temperature per aumentare la vendita di pellet e che le sue stufe comincino a funzionare davvero bene per la felicità di chi le ha acquistate (se al suo speech writer facesse leggere anche i forum sull’argomento non sarebbe male).

Sfuggire al confronto diretto e giocare sotto traccia una partita fatta di intimidazioni, telefonate intimidatorie e chi più ne ha ne metta non gli servirà a fare comunque una brutta figura.

Un uomo che non sa difendersi pubblicamente dimostra di non poter essere all’altezza del ruolo che vorrebbe e spera di ricoprire.

Domani, comunque, Moscherini presenterà due persone di grandissimo spessore e conosciuti nel mondo, il primo è l’ingegner Antonio Luxardo, Master Yacht Design e Coordinatore presso Quasar Design University , Università degli Studi di Genova. Progettista di porti, navi e yacht tra i più al mondo.

Il secondo è l’ingegnere Franco Zanello uno dei maggiori esperti mondiali per la realizzazione di oceanari.

Con loro affronteremo questi argomenti e dimostreremo agli scettici e inconcludenti personaggi alla Mencarini, per intenderci, come e dove si possono realizzare porti turistici con attracco per navi da crociera e l’annesso oceanario. Soprattutto come e dove si trovano le risorse per poterlo fare.

Se Mencarini vuole può partecipare almeno potrà aprire un pochino i suoi orizzonti mentali fermi alla produzione di gas e pellet.

Comitato Moscherini Sindaco