Truffa Fondazione Cariciv – L’avvocato di Larini: “Siamo alle battute finali”

I legali della Fondazione conoscono i retroscena della truffa ma non rendono pubbliche, come invece dovrebbero, le complicità e connivenze emerse dalle indagini svizzere

LUGANO – “Il mio assisto, Danilo Larini, ha collaborato e sta collaborando con gli inquirenti da mesi”. Questo è quanto afferma l’avvocato Marco Bertoli, che difende il promotore finanziario (si fa per dire ovviamente) Danilo Larini di Morcote (Canton Ticino) artefice della mega truffa da 25 milioni di euro a danno della Fondazione Cariciv.

“La giustizia svizzera non permette ad un indagato che sta espiando la pena a casa di poter rilasciare un’intervista – ci dice il legale – ma posso dirvi che siamo alle battute finali. Credo che in autunno ma certamente prima della fine dell’anno sarà pronto l’atto d’accusa (il nostro 415 Bis e cioè l’avviso di conclusione indagini) così potrete finalmente leggere le carte dell’istruttoria”.

Ci può dire se Larini ha fatto i nomi anche dei civitavecchiesi che hanno collaborato per la buona riuscita dell’affare, pardon della truffa?

“Assolutamente no. Almeno io non posso dire nulla ma voi  sapete che gli avvocati che tutelano la Fondazione hanno partecipato a tutti gli interrogatori e quindi sanno perfettamente come stanno le cose e come, con tutta probabilità, si concluderanno”.

E’ proprio questo il problema che la Fondazione Cariciv tradendo la missione per la quale è stata creata, fondata, è stata trasformata da qualcuno in un’azienda privata.

Nulla si deve sapere. Niente deve trapelare. Meglio tenere le cose nascoste anche al MEF e al ministro dell’Economia Padoan sollecitato a più riprese, anche dai parlamentari di diversi schieramenti politici, ad intervenire.

Una gestione allegra capitanata nei suoi ripetuti naufragi dall’avvocato Vincenzo Cacciaglia che continua, senza vergogna aggiungiamo noi, a presenziare ad inaugurazioni ed avvenimenti pubblici come niente fosse accaduto.

Poca trasparenza e poca chiarezza anche sull’operazione che ha portato alla chiusura della televisione di famiglia, Mecenate TV.

Una finta operazione finanziaria di cessione di ramo d’azienda. Una manovra nebbiosa che ha portato al licenziamento di tantissime persone dopo annunci di salvataggio prodigiosi fatti dallo stesso Cacciaglia.

Anche su questa ultima operazione del poderoso distruttore della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia, pare ci sia qualcuno intenzionato a chiedere lumi alla Procura di Civitavecchia.

Sarebbe stato un atto di coraggio da parte dei vertici della Fondazione, aggiornare la città sullo stato delle cose senza cercare di scappare dalle proprie responsabilità e far finta di non sapere nulla e di aver vissuto su un pero fiorito come ha fatto il dinamico avvocato Vincenzo Cacciaglia sulle colonne del quotidiano Il Sole 24 Ore.

Per chi si fosse perso l’articolo poco male, ascoltate e guardate invece il servizio televisivo pubblicato sempre da Il Sole che sintetizza bene cosa dovranno aspettarsi i cittadini defraudati dei loro soldi e non quelli della famiglia Cacciaglia e dove c’è anche una breve ma concreta dichiarazione dell’avvocato della Fondazione Bernasconi:

VIDEO SOLE 24 ORE