Privilege – I soldi dello scafo P430 alle banche, i piccoli creditori rimarranno a bocca asciutta

I soldi incassati dalla vendita andranno ai soli creditori privilegiati della società. Per evitare di rimanere a mani vuote hanno richiesto cento milioni di euro di risarcimento agli ex componenti del Cda e del collegio sindacale

CIVITAVECCHIA – I componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della Privilege Yard potrebbero essere chiamati direttamente a rispondere dei debiti accumulati dall’azienda nei confronti dei creditori non chirografari. L’annuncio è arrivato direttamente dal curatore, che ha ufficializzato l’azione di responsabilità avviata nei confronti della società da parte dei piccoli creditori.

Si tratta di fornitori e lavoratori che non riceveranno nulla dalla possibile vendita dello scafo P430, prenotata nel corso della quarta asta fallimentare da una società maltese e i cui proventi andranno esclusivamente agli istituti di credito. 

Le banche rappresentano, infatti, i cosiddetti creditori privilegiati e a loro, che nel corso degli anni hanno anticipato somme ingentissime alla società che gestiva il cantiere navale per la costruzione dei mega yacht, andrà tutto quanto sarà ricavato dalle vendite fallimentari. Quindi le banche prenderebbero non solo i proventi della vendita dello scafo, ma anche quelli della eventuale vendita del cantiere, per la quale non sono mai pervenute offerte e che si avvia alla quinta asta. 

Un’operazione alquanto tardiva non c’è dubbio. Non dimentichiamo  che l’azione di responsabilità esperita ex art. 2476 c.c. nei confronti del socio-amministratore, al quale siano imputati, quali atti di mala gestio, ad esempio l’illegittimo prelevamento dalle casse sociali di somme poi indebitamente utilizzate per fini esclusivamente personali, è soggetta al termine prescrizionale quinquennale, suscettibile di sospensione ex art. 2941, n. 7, c.c., a decorrere dalla data del fatto dannoso e, comunque, dalla data della sua oggettiva conoscibilità.

Rimane ancora da capire il perché l’azione di responsabilità non abbia colpito la Barclays Bank cosa che si potrà comprendere meglio quando avremo la possibilità di leggere le carte.