Finita la festa, gabbato lu cittadino

Il “dopo Santa Rosa” è passato da un pezzo, eppure di riprendere i lavori del consiglio comunale ancora non se ne parla.

 

“Sembrerebbe” quasi che l’atteggiamento di Michelini e del PD sia quello della melina: far passare più tempo possibile tra un consiglio comunale e l’altro cosi da evitare brutte figure, visto che i numeri non li hanno e che idee, fatte salve rotatorie e inaugurazioni varie, non se ne vedono da anni.

 

In più c’erano le elezioni provinciali da fare e quindi tutta la politica nostrana è stata per mesi impegnata in riunioni, incontri, polemiche, dichiarazioni, alleanze ed accordi per arrivare alla rielezione di un organo costoso ed inutile che proprio loro, i partiti, avevano proclamato di aver abolito.

 

A ben vedere, invece, ad essere abolito è stato solo il diritto dei cittadini ad eleggere i propri rappresentanti, con buona pace della nostra Costituzione, motivo per cui i portavoce del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato alle votazioni.

 

Tutti , almeno stando alle dichiarazioni lette sui giornali, escono “vincitori”, o comunque “rinforzati” e “ricompattati” dalla prova, dimenticando però di dire che si sono votati tra di loro e che quindi il risultato non può certo dirsi indicativo della volontà popolare, che al contrario presenterà loro un risultato ben diverso quando i cittadini potranno davvero esprimere il loro voto.

 

Ma adesso che è passata anche questa “importante” prova (per loro), la speranza è che PD e Mo.Ri. si ricordino finalmente che i viterbesi li avevano votati per occuparsi della città e non certo per giocare al risiko delle poltrone e delle strategie politiche.

 

Chiediamo quindi che il consiglio venga finalmente convocato ed assicuriamo alla “casta” che né noi né i viterbesi dimenticheremo come la loro unica priorità sia stata fino ad ora la “poltrona”.