Scorie nucleari, Busto (M5S): “bloccare la costruzione dei depositi temporanei a Saluggia”

VERCELLI – “Stop alla costruzione di depositi temporanei per le scorie nucleari a Saluggia (Vercelli). Dopo lunghi ritardi, finalmente l’Italia si è dotata di un programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, evitando per un soffio la procedura di infrazione europea. Nel programma viene indicato chiaramente l’obiettivo di terminare il Deposito Nazionale entro il 2024, per collimare la necessità di stoccaggio delle scorie riprocessate di ritorno dalla Francia. A questo punto, dato che sara’ pronto tra soli 8 anni, non ha più senso costruire i nuovi depositi temporanei di Saluggia previsti dall’appalto Cemex, dato che le scorie solidificate potranno confluire direttamente nel deposito nazionale.
Dopo una lunga storia di mazzette, ritardi e segnalazioni (anche nostre) all’autorità nazionale anti corruzione, l’appalto Cemex è stato finalmente tolto alla società petrolifera Saipem per “manifesta incapacità” nella progettazione e realizzazione dell’impianto di solidificazione delle scorie che ha realizzato – in quattro anni – solo il 10% di quanto pattuito. Ma questa triste vicenda ha messo in luce come l’ombra della corruzione che da tempo aleggia anche in un settore tanto importante e critico per la sicurezza della salute di noi tutti.
Perché quindi bandire di nuovo questo appalto mantenendo la costruzione di depositi inutili? Forse neppure la Sogin, azienda di Stato interamente finanziata con il denaro dei cittadini italiani, crede ai piani del governo messi nero su bianco nel programma nucleare? Oppure queste ennesime opere inutili, sono una ulteriore occasione per appalti truccati come già avvenuto per il caso Cemex?
In ogni caso c’è da tenere alta l’attenzione su questo tema perché, oltre alle classiche mangiatoie di denaro pubblico, il rischio è che questi depositi nati per essere temporanei finiscano per rimanere a Saluggia per sempre, in piena zona a grave rischio alluvionale”. Così il deputato M5S Mirko Busto.

 

Busto conclude affermando che “per questi motivi siamo tornati a chiedere chiarimenti al Ministro dell’ambiente, chiedendo di fermare i depositi temporanei e di concentrarsi sulla costruzione del Deposito unico e sulla pubblicazione della carta delle aree idonee alla sua realizzazione (CNAPI) che giace ormai da tempo nei cassetti del ministero senza alcun motivo valido, di fatto bloccando l’iter di realizzazione del deposito stesso”.