Sostegno per la “Vita Autonoma”: “Sui disabili non si gioca”

Era il lontano 1979 quando inizio il progetto “Vita Autonoma” rivolto alle persone diversamente abili in modo tale che si potessero gestire autonomamente organizzandosi in case famiglia o con i propri familiari.

 

Quindi con un assegno assistenziale di circa 700 euro potevano condurre una vita dignitosa.

 

Ma da maggio 2016 queste persone si sono visti tagliare questo assegno assistenziale, quindi questo progetto che aveva dato buoni frutti, dando uno spiraglio di serenità conducendo una vita autonoma al di fuori di strutture a lunga degenza, viene interrotto.

Dopo un lungo diatriba, durata più di un anno tra Regione Lazio, Asl e Comune, a luglio 2017, grazie all’impegno del consigliere regionale Daniele Sabatini, finalmente vengono sbloccati i fondi che diventano di competenza dei comuni di residenza degli allora 20 disabili, che oggi a causa dei lunghi passaggi burocratici sono rimasti 16.

Ruspantino 17 e gli invalidi

Ruspantino 17 e gli invalidi

Gepostet von Ruspantino am Sonntag, 1. Januar 2017

Da luglio 2017 siamo arrivati al 23 novembre del corrente anno quando, al consiglio comunale, Gianni Giannoccaro insieme ad altri disabili ebbero modo di scambiare due parole sia con alcuni consiglieri che con il sindaco Michelini, il quale, quest’ultimo, si impegnò che entro il 15 dicembre avrebbe erogato questo famigerato assegno assistenziale non avendo altre scuse da accampare considerato che la regione ha erogato i fondi necessari.

 

Ora l’amministrazione comunale deve provvedere ad erogare le quote spettanti a coloro che hanno fatto domanda e quindi ne hanno diritto, così dichiarano i consiglieri Antonella Sberna e Giulio Marini.

 

Ovviamente non si accettano ulteriori ritardi in quanto le risorse sono nella disponibilità dell’assessorato ai servizi sociali dall’estate, quindi si è già perso troppo tempo.

 

Sindaco Michelini, il nostro amico Gianni Giannoccaro, e gli altri 15 disabili rimasti, ormai sono stanchi, e l’assoluto immobilismo della sua giunta che ha portato la città ad un degrado inimmaginabile, ci auguriamo che non resti immobile, nei pochi mesi che le rimangono, difronte al dolore di esseri umani che lottano giornalmente contro le difficoltà quotidiane.

 

Con i disabili non si gioca!!!!

 

Posiamo tergiversare sui parchi canili, sulle buche nelle strade, sul problema dei rifiuti ma sui disabili no non si può.

 

Questo è l’ultimo treno per poter concludere questo suo mandato con un gesto buono, visto che ci avvicina il Natale, mantenendo una promessa fatta.

 

Evitando di ricordare questa giunta come la peggio che Viterbo abbia avuto.