Consiglio regionale, Pd, centrodestra e M5S: i nomi in corsa per le elezioni. Spunta Marietta Tidei

Tra i candidati circola l’ipotesi Lorenzo Lorenzin, fratello della ministra. Grillini quasi tutti confermati

A meno di due mesi dalle elezioni regionali – l’election day è stato fissato per il 4 marzo, in concomitanza con la chiamata alle urne per il Parlamento – sono molte le voci che si rincorrono sui nomi degli aspiranti consiglieri della Pisana. Poche le certezze. Tante le ipotesi. Tante anche le dinamiche e gli equilibri di partito ancora da far quadrare. Scelte già fatte sembrano essere quelle del Movimento 5 Stelle, che ricandida tutti gli attuali consiglieri eccetto uno: confermati Davide Barillari, Silvia Blasi, Valentina Corrado, Silvana Deniccolò, Gaia Pernarella e Devid Porrello. Esce dalla rosa dei papabili eletti nel Lazio Gianluca Perilli, che tenterà di entrare in Senato.

Nelle file del Pd qualche certezza c’è e viene dagli zingarettiani più fedeli: in corsa l’ex vicepresidente del consiglio, ora capogruppo, Massimiliano Valeriani, Eugenio Patanè, il presidente della commissione Sanità, Rodolfo Lena, Simone Lupi e Marco Vincenzi. Tutti pronti a scendere in campo a sostegno di Zingaretti. Invece quasi certamente non si ricandideranno Fabio Bellini e Mario Ciarla, forte delle molte preferenze raccolte nella precedente tornata elettorale e più intenzionato a muoversi verso il panorama politico nazionale.

Voci sempre più insistenti vogliono che ad ambire a uno scranno alla Pisana siano la manciniana vice sindaca di Valmontone, Eleonora Mattia, e anche alcuni attuali parlamentari del pd: primo fra tutti Marco Miccoli. Ma anche Andrea Ferro, Marietta Tidei ed Emiliano Minnucci. Dal Campidoglio alla Regione il passo è breve anche per Michela Di Biase – consigliera comunale e moglie del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – e per l’ex assessore capitolino al Commercio all’ epoca della giunta di Ignazio Marino, Marta Leonori. La sfida elettorale tocca da vicino anche gli attuali assessori, da Michele Civita (Mobilità) a Fabio Refrigeri (Infrastrutture).

A Rieti tuttavia, patria di quest’ultimo, si profila uno scontro in stile «una poltrona per due»: infatti vorrebbe ricandidarsi anche Daniele Mitolo, mentre dal reatino può venir fuori solo un consigliere(l’altro seggio deve andare a una donna). Nella squadra degli assessori uscenti rimarrà fuori dalla competizione elettorale Alessandra Sartore (Bilancio), tecnica a cui tutti comunque riconoscono grandi doti.

È certa che non correrà pure Lidia Ravera (Cultura) che secondo ambienti pd, non ha soddisfatto le aspettative. Infine nella Lista Zingaretti ci sono anche Marta Bonafoni, Michele Baldi (che si contendono il ruolo di capogruppo) e Lorenzo Lorenzin, fratello della ministra della Salute Beatrice.

Molta della nebbia che avvolge le candidature del pd potrebbe dissiparsi a breve, quando si chiariranno le eventuali alleanze con altri partiti. Dopo l’appello all’unità da parte di Zingaretti, c’è stato un incontro con Pietro Grasso, leader di «Liberi e uguali», per capire se ci siano i margini per sostenere il governatore uscente o se sia meglio correre separati. L’ipotesi di accordo con Zingaretti «sarà oggetto di valutazione», sostiene il presidente del Senato.

Improbabile il niet, visto che la coalizione ha fin qui governato il Lazio: possibile, però, che sia necessario trattare. Ancora giochi apertissimi, invece, nel centrodestra legato alle scelte dei leader nazionali dei partiti.

Da cui dipendono ovviamente alleanze e candidature, a cominciare dal nome dello sfidante di Zingaretti, Lombardi e Pirozzi. Intanto sembrerebbe ormai certo che uno dei veterani della Pisana, già presidente della Regione, sarà il grande assente: Francesco Storace infatti non si ricandiderà, ma al suo posto spinge Roberto Buonasorte, già eletto nella lista La Destra-Storace.

Confermati Fabio De Lillo e Giuseppe Cangemi, Antonello Aurigemma e Giuseppe Simeone (FI), Daniele Sabatini (Cuori italiani) e Pietro Sbardella (Gruppo misto). Un passo indietro per Luca Malcotti e Pietro Di Paolantonio (entrambi Cuori italiani) intenzionati a non scendere di nuovo in lizza in Consiglio.

 

fonte: di Clarida Salvatori per corriere.it