Straniera arrestata per tentato omicidio della sorella dalla Polizia

Una trentatreenne  lituana è stata tratta in arresto nella giornata di ieri dagli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo.

La donna era destinataria di un ordinanza di esecuzione  di pena  emessa dalla Procura della Repubblica di Viterbo che dispone  per  la stessa la condanna a 4 anni, 2 mesi e 2 giorni di reclusione e scaturisce la una sentenza divenuta irrevocabile per dichiarazione di inammissibilità del  ricorso presentato dalla parte  emessa dalla Suprema Corte di Cassazione.

La donna nel dicembre del 2013 si era resa protagonista di un grave fatto di sangue.  In piena notte, infatti, aveva richiesto l’intervento della Polizia di Stato  presso la propria abitazione,   ove si riscontrava che la sorella presentava una  ferita alla schiena da arma da taglio.  Nell’immediatezza,  la straniera  riferiva che le due poco prima erano state oggetto di  un tentativo di rapina in una piazza del capoluogo ove ignoti avevano poi colpito la sorella alle spalle.

A questo punto gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile mettevano in atto una mirata attività d’indagine,  supportata  dall’escussione di numerosi testimoni nonché da un attento esame della scena del delitto.

Tutti gli accertamenti investigativi facevano emergere  che in realtà  era stata proprio la donna ad accoltellare la sorella.

La straniera per tale motivo era stata tratta in arresto  in flagranza per il reato di tentato omicidio.

Nella giornata di ieri quindi, la donna è stata rintracciata,  prelevata dalla propria abitazione, condotta negli Uffici della Questura e, dopo le formalità di rito associata alla Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.