Dorillo presidente TSA, Cecchini al M5S: “Rispondo per cortesia, interrogazioni del genere non dovrebbero essere discusse”

L’assessore regionale Fernanda Cecchini risponde all’interrogazione sulla nomina di Alessia Dorillo alla presidenza della TSA (Trasimeno Servizi Ambientali)

PERUGIA – “Conoscere quali specifici titoli accademici e professionali abbia maturato Alessia Dorillo per ricoprire l’incarico di presidente della Tsa (Trasimeno servizi ambientali), oltre alle esperienze politico-comunicativo-elettorali, oltre alla robusta militanza e all’appartenenza partitica”. È quanto chiedono con un’interrogazione a risposta immediata (question time) i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

Illustrando l’atto Carbonari ha spiegato che “il problema è come vengono fatte le nomine, soprattutto in un campo delicato come quello dei rifiuti. Alessia Dorillo è stata candidata per il Partito Democratico alle elezioni regionali 2015, prima dei non eletti e attualmente componente della segreteria umbra dello stesso Pd. Dal suo curriculum leggiamo che ‘dal 2005 ha condotto, come consulente, la campagna elettorale per le regionali 2005, amministrative 2007, amministrative e politiche 2008, amministrative ed europee 2009, regionali 2010, amministrative 2012, seguendo diversi candidati’. Siamo in una situazione drammatica e voi continuate con vecchie logiche: trovate una sistemazione alle persone a voi vicine. Mi chiedo che segnale vogliamo dare ai nostri giovani. Cosa pensa di fare la Giunta?”.

Nella sua replica l’assessore Fernanda Cecchini ha ricordato che “la Regione in tema di rifiuti ha funzioni di programmazione e non di gestione, né ha la facoltà di commissariare o fare scelte al posto dei Comuni. I sindaci del comprensorio del lago Trasimeno, con il socio privato, in piena autonomia e all’unanimità, hanno scelto di nominare una giovane donna laureata. Il fatto che appartenga ad un partito politico non è negativo di per sé. Nel fare la scelta l’assemblea dei soci risponde al diritto privato, non al Consiglio regionale o alla Giunta. Rispondo per cortesia, perché penso che interrogazioni del genere non dovrebbero neanche essere discusse in quest’Aula. La Regione ha compiti di programmazione e  sta dando una forte impronta con maggior slancio per portare a casa gli obiettivi previsti dal piano regionale vigente. E su questo ci mettiamo la faccia. Se Dorillo è in grado o meno di fare un buon lavoro lo dimostrerà in questi anni. La Giunta non si sostituisce ai Comuni nelle scelte di loro competenza”.

Nella sua replica Carbonari si è detta non soddisfatta: “continuo a non capire. Vi riempite la bocca di competenze, ma quando dovete fare delle nomine ve lo scordate”. (Acs)