Chiese Romaniche -Viterbo

Chiese Romaniche

Peculiarità delle testimonianze dell’arte romanica a Viterbo è la forte intensità con cui vi permangono elementi architettonici già propri dell’arte longobarda e di quella paleocristiana.

Anche la particolare plasticità dei materiali lapidei impiegati e in particolare del peperino, conferisce spunti di originalità agli elementi decorativi ed architettonici del romanico viterbese. L’elemento che invece lo accomuna con quello italiano ed europeo è individuabile nella commistione dei caratteri aulici di derivazione classica, con altri di impronta popolare frutto della natura artigiana e popolare delle maestranze che non applicano pedissequamente un modello stilistico predefinito, facendosi guidare anche dalle proprie capacità tecniche e dal proprio gusto.

Il monumento romanico per eccellenza è la chiesa o cattedrale, che oltre ad essere luogo di culto è anche il principale spazio pubblico e sociale, dove la comunità si raduna in consiglio e tratta gli affari comuni.

L’esempio più classico in questo senso è S. Maria Nuova, dove era custodito anche il tesoro cittadino e si tenevano riunioni pubbliche.

Dal punto di vista architettonico sono di gran rilievo anche le chiese di S. Giovanni in Zoccoli, San Sisto, S. Andrea e S. Angelo in Spatha, tutte costruite in un arco di tempo relativamente breve a testimonianza dell’importanza assunta da Viterbo a cavallo tra l’XI e il XII secolo e quindi della sua estrema ricchezza e popolosità, che la porterà, sia pur per poco, a sopravanzare Roma.