Marcia della pace, “da Viterbo ad Assisi”

incontro di riflessione in preparazione della marcia Perugia Assisi

Si è svolto lunedì 27 giugno 2016 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” unincontro di riflessione in preparazione sia della prossima marcia Perugia-Assisi, che si svolgerà domenica 9 ottobre 2016, sia della ricorrenza della Giornata internazionale della nonviolenza che si svolgerà il 2 ottobre.

Nel corso dell’incontro sono stati ricostruiti la storia e il significato della marcia, dalla sua ideazione da parte di Aldo Capitini (l’apostolo della nonviolenza in Italia), alla prima realizzazione del 1961, alle successive edizioni. La marcia Perugia-Assisi è infatti la principale iniziativa per la pace che da decenni si svolge in Italia e che sovente ha avuto un ruolo rilevante nel promuovere consapevolezza ed impegno.

Ugualmente è stato ricordato come l’Onu da alcuni anni abbia proclamato il 2 ottobre, nella ricorrenza della data di nascita di Gandhi, “Giornata internazionale della nonviolenza”, invitando stati, popoli, associazioni e persone a farne occasione di riflessione ed azione per la pace e i diritti umani. E nel corso dell’incontro è stata condivisa un’ampia e approfondita riflessione sulla nonviolenza

Ma l’incontro è stato naturalmente anche e innanzitutto occasione per una riflessione sulla drammatica situazione attuale dell’umanità, situazione caratterizzata dal dilagare della violenza bellica e terroristica, razzista e schiavista, maschilista e femminicida, da generalizzate violazioni dei diritti umani e da una crescente devastazione della biosfera.

Ed è stato altresì occasione per un esame delle cause che hanno portato nel corso del tempo all’attuale sostanziale – e dolorosa, e scandalosa – ininfluenza del movimento per la pace rispetto alle decisive questioni internazionali.

Ma l’impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; l’impegno per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani; l’impegno per la difesa dell’unico mondo vivente casa comune dell’umanità intera; ebbene, questo impegno è ogni giorno più necessario ed urgente, e convoca ogni persona di volontà buona, così come ogni associazione democratica ed ogni istituzione fedele alla Costituzione repubblicana, ad una assunzione di responsabilità: alla scelta nitida e intransigente della nonviolenza; alla effettuale ed ineludibile opposizione a tutte le scellerate violenze in corso; alla concreta e coerente pratica nonviolenta che a tutte le oppressioni si oppone; ed in primo luogo all’azione per il disarmo e la smilitarizzazione; all’azione solidale per soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano in pericolo, ogni essere umano bisognoso di aiuto: vi è una sola umanità, ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà, ogni vittima ha il volto di Abele.

Nel corso della riunione è stato ancora una volta illustrato l’appello al Governo e al Parlamento affinché siano legiferati due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitù in Italia: una legge che riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; una legge che riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

L’incontro si è concluso con l’invito a tutte le esperienze di pace presenti ed operanti a Viterbo e nell’Alto Lazio a promuovere iniziative sia in preparazione della Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, sia in preparazione della marcia Perugia-Assisi del 9 ottobre.

Solo la pace salva le vite.  Solo la nonviolenza si oppone alla barbarie.

 

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo