Acciaierie e veleni: la perizia del Tribunale di Terni annacquata e il cromo esavalente

Liberati (M5S): “Non è vero che nelle polveri di Prisciano non c’è cromo esavalente. Ci auguriamo che su questo problema il Tribunale non tenga conto delle posizioni politiche ma dei recenti studi Arpa che certificano la presenza del cromo”

TERNI –  “È del tutto destituita di fondamento l’affermazione, che la stampa ha attribuito (http://goo.gl/cyA67h) ai periti del Tribunale di Terni, secondo cui nelle polveri di Prisciano non ci sarebbe affatto cromo esavalente. Purtroppo è vero proprio il contrario, come dimostra un recente studio Arpa Umbria, che ne attesta persino le percentuali sul cromo totale. Studio di cui si suggerisce sollecita presa visione agli esperti del Palazzo di Giustizia”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.

Per Liberati “la perizia del Tribunale, così come riportata dagli organi di informazione, pare poi carente sotto il profilo della mancanza di riferimenti alle emissioni di policlorobifenili (Pcb) di cui Thyssen Krupp è tra le principali sorgenti emissive non d’Italia, ma addirittura d’Europa, come indiscutibilmente riportano i registri E-Prtr (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti inquinanti) e come peraltro indicano le stesse ampie contaminazioni alimentari della Conca. Inoltre, secondo la perizia, le polveri che ricadono sul quartiere di Terni ‘sono fortemente influenzate dalle emissioni diffuse della Ilserv e, con ragionevole certezza ed elevata probabilità, sono riconducibili alla attività industriale della Ilserv’. La domanda sorge spontanea: è stata effettuata una caratterizzazione delle medesime polveri per addivenire a simili conclusioni? In assenza di caratterizzazione, parrebbe sbagliato e controproducente, anzitutto per i lavoratori delle Acciaierie e per i residenti, circoscrivere le analisi alla Ilserv e al suo processo di scorificazione, pur imperfetto. Le polveri Ilserv rappresentano infatti componenti rilevanti, ma ancora minoritarie rispetto ai giganteschi volumi di inquinanti sprigionati in primo luogo dalle emissioni diffuse e non contenute dei forni fusori e delle altre decine di camini a gestione Thyssen Krupp”.

“Nella seconda decade di luglio – prosegue Liberati – il M5S consegnerà pubblicamente le prove che dimostrano la presenza di cromo esavalente nell’aria e nelle deposizioni al suolo, determinata proprio da sorgenti siderurgiche. Si auspica che sul cromo esavalente il Tribunale tenga debitamente conto non certo di posizioni politiche, ma delle summenzionate analisi di parte pubblica, scientificamente validate”. (Acs)