COME PREVENIRE UNO SHOCK ANAFILATTICO CAUSATO DALLA PUNTURA DI UN INSETTO

Giorni fa una giovane turista tedesca in vacanza al lago di Bolsena è stata punta da un calabrone e in pochi minuti è morta. Visto che nel periodo estivo sono molto attivi insetti che possono pungerci e iniettarci il loro veleno, crediamo utile pubblicare un comunicato appena giunto in redazione:

PUNTURE IMENOTTERI: 5 MILIONI OGNI ANNO, 1/8 CASI SU 100 PROVOCANO ALLERGIE  PERICOLOSE. PARTE LA CAMPAGNA D’INFORMAZIONE “PUNTO NEL VIVO”

I NUMERI E I SINTOMI – Oltre 5 milioni di italiani ogni anno vengono punti dagli imenotteri, ma si stima che da 1 a 8 su 100 sviluppi una reazione allergica. Le punture degli imenotteri possono provocare reazioni indesiderate da lievi a molto gravi nei soggetti che sono allergici al loro veleno. Le reazioni allergiche generali/sistemiche (dall’1% all’8,9%) sono le più pericolose, solitamente insorgono entro mezz’ora dalla puntura e possono manifestarsi con uno o più sintomi quali: orticaria, prurito diffuso, malessere, gonfiore, vertigini, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, mancanza del respiro, stordimento, confusione mentale, abbassamento della pressione sanguigna, perdita di coscienza e shock anafilattico.

L’IMPORTANZA DELL’INIETTATORE – Spiega la Dott.ssa M. Beatrice Bilò, Presidente AAIITO, Associazione Italiana Allergologi Immunologi Ospedalieri e Territoriali: “Tutte le persone che, dopo una puntura, in pochi minuti hanno manifestato uno o più sintomi sistemici, quali orticaria, vertigini, difficoltà di respiro, oppure una reazione locale molto estesa (>10 cm di diametro) della durata di almeno 24 ore devono rivolgersi alla specialista allergologo per una diagnosi e terapia appropriata. Laddove necessario, lo specialista prescriverà la terapia antistaminica, cortisonica, l’adrenalina autoiniettabile e/o l’immunoterapia specifica. L’autoiniettore di adrenalina è uno strumento medico “salvavita” che consente di iniettare l’adrenalina in circa 10 secondi, in modo da “limitare” i sintomi delle reazioni allergiche più gravi, come lo shock anafilattico. Il paziente dovrà sempre portarlo con sé e sapere come e quando utilizzarlo.

L’immunoterapia specifica è l’unica terapia risolutiva ovvero in grado di regolare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli da successive reazioni nel lungo termine. Questa terapia è consigliata a bambini e adulti che hanno avuto reazioni generali/sistemiche e che presentino test cutanei e/o sierologici positivi ed ha una efficacia protettiva dell’Immunoterapia superiore al 90%.

“PUNTO NEL VIVO”“In Italia, prima in tutta Europa, è partita per il secondo anno la campagna di informazione “Punto nel Vivo” sulla allergia al veleno di imenotteri – annuncia la Presidente AAITO – Questa campagna, promossa da esperti del settore e patrocinata da Federasma e Allergie Onlus, ha in programma una serie di azioni e strumenti di comunicazione, che partendo da Facebook come canale di comunicazione semplice e fruibile al servizio di tutto il pubblico, arrivano fino all’informazione e formazione dei professionisti della salute che sono coinvolti nel percorso diagnostico e terapeutico dei pazienti allergici a veleno di imenotteri”.

“Particolarmente interessante è la pagina Facebook – continua la Dott.ssa Bilò – la quale, attraverso informazioni semplici e pratiche, consente a chiunque di conoscere gli imenotteri, distinguere una reazione normale da una reazione allergica, valutare la sua gravità, comprendere quando è necessario avere a disposizione e come utilizzare l’adrenalina autoiniettabile, presidio salvavita, e conoscere le indicazioni a eseguire l’immunoterapia allergene specifica, unica terapia in grado di “curare” questa allergia”.

Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultarewww.facebook.com/puntonelvivo ewww.federasmaeallergie.org