Il sindaco di Trino Alessandro Portinaro in CdA Sogin. Adesso rappresenta il Governo o il Comune?

“Portinaro è stato nominato dall’azionista unico di Sogin che è il Ministero dell’Economia, quindi il Governo. Adesso chi rappresenterà i territori e lo stesso Comune di Trino nei confronti con l’azienda e lo stesso Governo?”

Pubblichiamo la lettera inviata dai rappresentanti di Legambiente e del Comitato di Vigilanza sul Nucleare al direttore di “VercelliOggi”

Caro direttore,

mercoledì 20 luglio, in occasione della riunione della Commissione comunale speciale sulla disattivazione della centrale nucleare “E. Fermi” di Trino, i sottoscritti, Giuliana De Gasperi e Fausto Cognasso, componenti laici ed ambientalisti di tale consesso, unitamente agli altri consiglieri ed ai cittadini intervenuti, sono stati informati, dal sindaco Alessandro Portinaro, della sua “fresca” nomina all’interno del CdA di SoGIN.

La notizia è stata una vera e propria bomba che ha lasciato molto perplessi i presenti, e tra questi i sottoscritti.

A distanza di ventiquattr’ore, avendo avuto il tempo di elaborare e metabolizzare la situazione, non possiamo dirci contenti di tale incarico. La ragione di tale perplessità è presto detta: in quel CdA, esattamente come gli altri quattro membri, Portinaro rappresenta il Governo (il Ministero dell’Economia, unico socio di Sogin). Le decisioni che Portinaro condividerà all’interno del CdA potranno – anzi: dovranno – essere prese nell’interesse di Sogin ma cozzare con gli interessi della comunità trinese, come sovente è accaduto in questi anni. E a quel punto chi rappresenterà il Comune di Trino nel confronto-scontro con Sogin? Evidentemente non potrà essere Portinaro.

Gli scriventi si domandano altresì: con quale figura dovranno confrontarsi in futuro, all’interno della Commissione? Con Portinaro capo dell’Amministrazione comunale trinese o con Portinaro membro del board di SOGIN? Il conflitto di interesse sarebbe perennemente dietro l’angolo e Portinaro si troverebbe continuamente in difficoltà.

Il sindaco, eletto dalla cittadinanza anche per tutelare la stessa da eventuali rischi connessi alla disattivazione della “Fermi”, dovrebbe riflettere sull’opportunità del mandato conferitogli dal Ministero dell’Economia (e non dai “territori” o dai Comuni: l’ANCI non è socio di Sogin e quindi non ha facoltà di indicare membri del cda).Quindi… altro che «incarico a garanzia dei territori», come sostiene il nostro: la sua è un’investitura meramente politico-governativa. In quel CdA – lo ripetiamo, perché da quel che leggiamo in queste ore ci sembra che sul punto si stia già equivocando – Portinaro rappresenta il Governo, non la comunità di Trino o degli altri Comuni sedi di impianti o depositi nucleari.

Questi sono i pericoli che noi intravediamo; ci piacerebbe che il nostro Primo Cittadino, a tutela dei trinesi e non solo, mantenesse libertà di pensiero e di azione; temiamo che questa sua chiamata all’interno del ponte di comando di SoGIN possa privarlo dell’autonomia di giudizio fin qui dimostrata sul tema del nucleare. E’ ancora in tempo per rifiutare: da trinesi, lo invitiamo a rifletterci.

Piaccia o non piaccia, questa è la posizione dei sottoscritti e, sia chiaro, come già sottolineato in Commissione: il Primo Cittadino resta il Primo Cittadino, ma sconti, sulla questione nucleare, non ne faremo ad alcuno, Portinaro compreso.

I cittadini Giuliana De Gasperi (per Legambiente del Vercellese – Gruppo di Trino)

e Fausto Cognasso (per il Comitato di Vigilanza sul Nucleare)