Morta Anna Marchesini: dal Trio alla terribile malattia

ORVIETO – È morta Anna Marchesini. A darne notizia per primo è il sito della Nazione: l’attrice comica è scomparsa ad appena 63 anni, dopo una lunga battaglia con l’artrite reumatoide.

Diventata famosissima negli anni 80 con il Trio insieme a Massimo Lopez e Tullio Solenghi, era riapparsa in tv per l’ultima volta nel 2014, da Fabio Fazio.

L’ultimo lavoro a teatro era stato Cirino e Marilda non si può fare, commedia tratta dal suo libro Moscerine – la scrittura è felicità, andata in scena al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2015.

E proprio a teatro, poco più di un anno fa, c’era stata una drammatica avvisaglia: Anna era caduta sul palco e non riusciva a rialzarsi. Segno che la malattia stava galoppando velocemente, troppo velocemente.

Nata a Orvieto, è stata una delle attrici comiche più talentuose degli ultimi 40 anni dello spettacolo italiano. Tra il 1983 e il 1994 ha segnato la storia della tv insieme a Lopez e Solenghi. Indimenticabile la parodia del Trio dei Promessi sposi.

Prima, nel 1985, c’è stata la mitica partecipazione a Fantastico, nel 1987 bissano e la Marchesini è protagonista di un caso diplomatico internazionale: l’imitazione della mamma di Khomeyni che fece infuriare le autorità iraniane. Poco importa: la carriera del Trio è all’apice, con tre partecipazioni consecutive al Festival di Sanremo nel 1986, 1987 e 1989.

Satira di costume, politica, sketch di pura comicità fisica: una macchina di risate che raggiunge il massimo della forma, come detto, con la rilettura di Renzo, Lucia e l’Innominato. Un capolavoro televisivo che nel 1990 fa la fortuna di Raiuno: 5 puntate, ascolto medio di 13 milioni di spettatori, picchi di 17. Nel 1994 l’addio non ufficiale del Trio, che si riformerà per tre spettacoli dal vivo solo nel 2008, nel 25esimo anniversario della sua nascita. Come si conviene a un’istituzione.

Intelligente, elegante, creativa, la Marchesini si lancia nell’avventura solitaria. Dopo aver avuto una figlia, Valentina, dal collega Paki Valente nel 1992 (i due divorzieranno nel 1999, dopo 8 anni), l’attrice si dedica al teatro (molto legata ai titoli del grande commediografo inglese contemporaneo Alan Bennett) ma è ancora la tv a darle fama e applausi grazie a Fabio Fazio: per lui a Quelli che il calcio… impersona Rita Levi Montalcini, nel 2002 torna per l’ultima volta a Sanremo con Pippo Baudo, interpretando quello che insieme alla Signorina Carlo (con il tormentone “Siccome che sono ciecata”) è forse stato il suo personaggio più apprezzato, la sessuologa bigotta Merope Generosa, talmente timorata da non riuscire a pronunciare i nomi degli apparati genitali. Un altro capolavoro.

Dal 2006 l’artrite reumatoide inizia a colpirla duro, portando al brusco stop dei suoi spettacoli.

Non smetterà mai di lavorare, a ritmi ridotti e con grande fatica. L’ultima apparizione in tv a Che tempo che fa è stato un po’ il commiato dal grande pubblico: “Non ho ancora capito perché si sta in vita”, ammetteva con amara ironia. Molti non lo immaginavano: è stato l’ultimo applauso a una grandissima.

di Claudio Brigliadori per Libero Quotidiano