Rid e Sepa Talete e Banche un po di confusione

Vi ricordate il vecchio RID modello per eddebito in c/c di utenze e bollette?

Ebbene dal 1 febbraio 2014 è stato definitivamente messo in cantina e sostituito dal sistema di addebito denominato SEPA (Single Euro Payments Area).

Le vecchie deleghe RID prevedevano un codice identificativo che era composto da 3 campi rispettivamente di 5 caratteri 1 carattere e il rimanente di 16 caratteri fino a produrre una stringa di 22 caratteri.

Più precisamente era costruito come segue:

Caratteri Descrizione
1-5 Codice SIA del Creditore (codice alfanumerico) o codice identificativo azienda
6 Tipo codice individuale
7-22 Codice individuale o Codice utente per le bollette.

Quindi per facilitare il passaggio all’addebito SEPA, la normativa ha previsto che era possibile convertire automaticamente le vecchie deleghe RID nel nuovo sistema di incasso europeo, senza la necessità di ottenere un nuovo mandato firmato dalla propria clientela (principio di continuità delle deleghe). È stato sufficiente infatti continuare ad indicare l’attuale numero univoco della delega in fase di presentazione degli addebiti presso la propria banca assuntrice. Ricordiamo che tale codice è formato da 22 caratteri.

E’ proprio su questo ultimo punto che si è fatta molta confusione tra Banche per quanto riguarda l’utenza TALETE SPA, lo dimostra il fatto che diversi utenti (inferociti) nonostante avessero domiciliato le proprie bollette sul c/c le stesse non venivano addebitate alla scadenza.

Fino ad oggi non è stata fatta chiarezza in merito anche se da parte di TALETE SPA insistevano che per accoppiare i flussi tra società e banche era necessario che fossero trascritti esattamente tutti i 22 caratteri che componevano il vecchio RID o Codice SIA.

Più precisamente per quanto riguarda TALETE SPA il codice da trascrivere è composto come segue:

  • ATPKH  che è il vecchio codice azienda che identifica TALETE SPA
  • 1 che sta per il vecchio tipo codice individuale
  • 56059000000XXXXX il codice utenza o codice utenza ricavabile dalla bolletta dove le ultime 5 o 6 cifre identificano il Codice Utente.

Per cui quanto viene caricata la disposizione SEPA è importante inserire il codice per intero cioè:

ATPKH156059000000XXXXX 

Molte banche, invece, inserendo il codice ATPKH nel campo Azienda del mandato SEPA sul campo Id Mandato, riportano solo il numero di contratto o codice utenza composto da 17 caratteri e non 22 come dovrebbe essere, per cui non riportando il codice completo come sopra, i flussi non si accoppiano e non vengono addebitate le bollette con grave disagio per gli utenti.

Oltre agli utenti, che sono costretti a pagare more e oneri per ritardato pagamento, anche l’azienda stessa ne riceve un danno, il tutto per il semplice fatto che le banche lavorano troppo telematicamente e non personalmente, perché se fossero disposti ad approfondire la problematica con il personale della Talete che è pronto ed intento a risolvere il problema, non ci sarebbero perdite di tempo e ritardi nei pagamenti.

Tale affermazione nasce da diversi colloqui avuti da questa redazione con alcuni dipendenti della società, in modo particolare si ringraziano per la loro disponibilità la sig. Silvia Pacella e il sig. Marco Taddeucci che dopo diversi e-mail si è giunti alla soluzione del caso.

Ci auguriamo che questo articolo possa essere di aiuto per molti utenti affinché facciano pressione verso le banche e non verso la TALETE SPA che per questa volta non ha colpe.