CALVI DELL’UMBRIA: il sisma lascia i segni anche nel territorio calvese

lesionata dal sisma l’antica Chiesa di S.Maria Maddalena nell’omonima Frazione.

Il recente evento sismico di Amatrice non ha risparmiato neppure Calvi dell’Umbria. L’antica chiesa dedicata a S. Maria Maddalena, presente nel vocabolo da cui prende il nome, e risalente al XIV secolo, è risultata danneggiata e dichiarata inagibile a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco effettuato il giorno 25 agosto, e immediatamente intervenuti su segnalazione di alcuni residenti, i quali avevano notato la caduta dal soffitto di grossi frammenti dell’intonaco affrescato, sia all’entrata che in altri punti della navata centrale.

Al momento quindi, l’edificio, che fino alla settimana precedente il terremoto veniva normalmente utilizzato per le funzioni religiose della locale comunità, è interdetto all’accesso di chiunque, come da ordinanza sindacale del giorno 26 agosto 2016 affissa sulla porta di entrata. Nello stesso documento, inoltre, il Sindaco di Calvi, Dott. Guido Grillini, ingiunge all’attuale Parroco di far rispettare il divieto di accesso oltre ad ordinare alla proprietà dell’edificio l’attuazione di tutte le opere necessarie per la sua messa in sicurezza.

La Chiesa di S. Maria Maddalena, che come si è detto risale al XIV secolo, e che con ogni probabilità è stata edificata sul basamento di un tempio di epoca romana, ha visto importanti lavori di rifacimento nel corso della sua storia, ultimi dei quali alla fine dell’800, che hanno interessato anche l’annesso Seminario estivo di Magliano Sabina, peraltro frequentato da San Giovanni Bosco.  Lo storico edificio presentava già evidenti lesioni nell’architrave centrale che, probabilmente, l’evento tellurico del 24 agosto ha contribuito ad aggravare, oltre a causare diverse altre lesioni constatate dal sopralluogo tecnico.

Fortunatamente, il sisma, drammaticamente avvertito dai residenti di S.Maria Maddalena e di tutto il territorio calvese, non ha provocato altri danni a cose e persone, ma ha comunque inferto un colpo molto duro ad un importante simbolo di identità culturale e religiosa della comunità della Frazione interessata, che ha infatti appreso la notizia dei danni con tristezza e viva costernazione.

Per dovere di cronaca, segnaliamo che per pura precauzione il parroco don Silviu ha momentaneamente sospeso le celebrazioni nella chiesa di S. Francesco, in attesa di una verifica da parte dei tecnici  della Soprintendenza beni culturali ecclesiastici.

Inviato da Pier Luigi Molle