L’Università della Tuscia in prima linea in un progetto nazionale sulla filiera dell’olio. Allo “Strampelli” di Rieti nasce il centro ricerca e studio

RIETI – “Dal recupero dell’Istituto al nuovo progetto di ricerca agroalimentare”: questo il tema conduttore dell’incontro che si svolgerà mercoledì prossimo alle 10.30 a Rieti (Auditorium Varrone) dove verrà inaugurato il centro un centro di eccellenza che studierà l’intera filiera italiana dell’olio.

Un progetto che vede l’Università della Tuscia in prima linea grazie alle sue alte specializzazioni in materia. DAFNE, DIBAF e DEIM i dipartimenti direttamente interessati al progetto alla presentazione del quale parteciperanno Stefania Giannini ministro dell’Università e della ricerca e Maurizio Martina ministro delle politiche agricole , alimentari e forestali.

Il prof. Alessandro Ruggieri , rettore dell’Università della Tuscia completerà la presentazione specificando le competenze dell’Ateneo viterbese chiamato a collaborare al progetto che vede coinvolto anche il CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’Analisi dell’Economica Agraria).

“E’ un segnale altamente positivo sia per la ricerca italiana sia per le popolazioni di questa zona d’Italia fortemente provate dal sisma- ha detto Ruggieri- ma sarà anche un momento importante per l’Università della Tuscia e per i suoi docenti e ricercatori. Il rettore Ruggieri sottolinea inoltre l’impegno dimostrato, convintamente e con grande sensibilità, dai ministri Giannini e Martina verso questa importante struttura che sarà un sicuro punto di riferimento per l’intero territorio nazionale “.

L’obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità e delle tecniche legate alla produzione di olio di oliva che si sta perseguendo in una storica sede, la Regia Stazione Nazareno Strampelli di Rieti. Oltre all’aspetto scientifico di primaria importanza, c’è anche un risvolto culturale interessante per tutto il Lazio.

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