VETRALLA – LE MAMME CHIEDONO UN INCONTRO CON IL SINDACO MA E’ TROPPO IMPEGNATO

VETRALLA – chiusura scuola materna  di Piazza Cavour.

LE MAMME DISPERATE SI RIVOLGONO PER UN AIUTO A GENNARO GIARDINO DEL NOTO GRUPPO STRISCIA VETRALLA

GIARDINO “Apro una parentesi, l’attuale amministrazione di maggioranza, già proveniente per la maggior parte dalla vecchia opposizione, ha spesso lamentato che la vecchia amministrazione Aquilani non riceveva i cittadini. Forse questo atteggiamento è un virus di palazzo comunale ?”
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Ciao Gennaro in questi giorni stiamo vivendo il problema dell’asilo chiuso perché dichiarato inagibile e a tutt’oggi ancora non sappiamo dove andranno dislocate le sezioni e la sistemazione dei nostri figli…noi mamme abbiamo chiamato in comune cercando di prendere un appuntamento con il Sindaco Coppari e ci è stato risposto che questa settimana non ci può ricevere per i troppi impegni…credo che a tutt’oggi non abbiano ancora una soluzione e cercano di non affrontare il problema. Puoi aiutarci ???? grazie buona giornata!!!!”
Mamme incazzate
Signor Sindaco se ci sei batti un colpo!!!!!! Ricevere un cittadino che chiede un’incontro fa parte dei compiti di un amministratore, capisco i suoi grandi impegni Istituzionali ma potrebbe benissimo interessarsi sulla questione l’Assessore competente. Gennaro Giardino
Tanto per informare i cittadini e chiarire le idee al sindaco, noi aggiungiamo che esiste una legge per il regolamento della Partecipazione Popolare dei cittadini all’amministrazione locale.

Ora l’applicazione di questa legge, ignota a tutti, consentirebbe di poter partecipare attivamente alla vita del proprio comune e della propria circoscrizione, e soprattutto evitare che decisioni importanti le prendano in pochi specie in settori strategici della vita di una comunità, rifiuti, urbanistica, inceneritori, trasporti, servizi, occupazione, l’oscuramento delle regole democratiche è il primo passo verso la criminalizzazione delle regole amministrative, poi viene il resto.

I soliti noti e i soliti ignoti che controllano tutto e tutti. Ma vediamo la normativa della legge: Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 – Supplemento Ordinario n. 162
Articolo 8 – Partecipazione popolare
1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.
2. Nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.
4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.
5. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell’Unione Europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.
Ora bisogna pretendere che i comuni inseriscano nei regolamenti e negli statuti gli strumenti di attuazione dell’art 8 per promuovere le libere forme associative; per promuovere alla gestione del comune la partecipazione dei cittadini; prevedere le procedure per l’ammissione di proposte petizioni e istanze da parte dei cittadini; consentire i controlli e l’accesso agli atti da parte dei cittadini; prevedere regole per referendum; Prevedere i tempi per le petizioni e istanze con sanzioni in caso di inadempimento.
Sul sito del Comune di Roma, alla voce Regolamento della Partecipazione popolare, si legge:

Con Deliberazione del Consiglio del Municipio Roma I Centro n. 39 del 25 luglio 2014 è stato approvato il Regolamento Municipale sulla Partecipazione Popolare ed istituito il Laboratorio della Partecipazione.

Si tratta del provvedimento attraverso il quale il Municipio promuove il diritto alla partecipazione di comitati, associazioni, e singole cittadini. In esso è stabilito che il progetto o in generale l’oggetto della partecipazione, possa essere promosso sia dal Municipio che dai singoli cittadini per poi venire regolato dall’Amministrazione attraverso quattro fasi: informazione, dialogo e consultazione, collaborazione e partenariato, monitoraggio.Si stabilisce infine che il responsabile del procedimento amministrativo riporti in sede istituzionale i risultati.

Caro sindaco in modo particolare si parla di Informazione e Dialogo.

Quindi crediamo che sarà il caso che si informi sempre compatibilmente ai suoi impegni.

Noi siamo sempre a disposizione per eventuali delucidazioni e chiarimenti, che vorrà inviarci per essere pubblicati, soprattutto verso i suoi cittadini che le hanno dato la fiducia.