Civitavecchia – Porrello (M5S): “La Regione faccia chiarezza sulla Mad

CIVITAVECCHIA – “La discarica di Fosso Crepacuore situata nel territorio del Comune di Civitavecchia è gestita dalla Mad Srl, la stessa della discarica di Roccasecca a Frosinone attualmente in amministrazione giudiziaria a causa degli sviluppi dell’operazione della Dda condotta la scorsa settimana su alcuni impianti di trattamento rifiuti della nostra regione”. Parte da questa considerazione l’intervento con cui il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio chiede alla giunta di fare chiarezza sull’azienda.

“Da gennaio 2016 – dichiara il consigliere pentastellato Devid Porrello – la Mad gestisce la discarica di Civitavecchia con autorizzazione della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti ma, visti i reati che le vengono contestati nel trattamento dei rifiuti, vorremmo sapere dalla giunta se ritiene necessario revocare in autotutela le autorizzazioni integrate ambientali rilasciate alle società coinvolte dall’operazione giudiziaria.

Nel 2016 l’Arpa Lazio ha svolto una verifica dello stato degli impianti di trattamento meccanico-biologico di Malagrotta e Borgo Montello che ha portato a dei risultati inquietanti, vorremmo sapere se la Regione ha intenzione di avviare la stessa procedura di analisi anche per gli impianti della provincia di Frosinone oggetto dell’indagine della Dda.

Abbiamo per questo depositato un’interrogazione per l’assessore Buschini con le domande che gli avremmo fatto se fosse venuto in commissione il giorno dopo lo scoppio dell’inchiesta e a cui vorremmo desse risposte nel consiglio straordinario richiesto lo scorso venerdi dalla nostra capogruppo Silvia Blasi.

Non possiamo inoltre ignorare che il Comune di Civitavecchia, Hcs e Mad abbiano attualmente un contenzioso aperto e che nel procedimento ci sono anche diverse scelte, sicuramente opinabili, operate dalla Regione Lazio. È opportuno che si facciano tutti gli approfondimenti del caso alla luce dei gravissimi fatti saliti alla ribalta nazionale nel corso dell’operazione ‘Maschera’, per tutelare tutti i cittadini della Regione Lazio”.