Tarquinia – Mazzola e Celli protocollano “l’invasione islamica” della Città Etrusca

Approvato il Protocollo di Intesa “Attività socialmente utili rivolti a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”con la cooperativa Alice. Il sindaco uscente tradisce così tutte le promesse e dichiarazioni di salvaguardia del paese

TARQUINIA – Tanto tuonò che piovve. Il compagno Mazzola non poteva non accogliere le istanze dei tanti “compagni” impegnati a macinar milioni di euro con le cooperative dell’accoglienza. Accoglie e fa suo quindi il protocollo di intesa che prevede l’impegno ad accogliere e trovare situazioni “gratuite” per accogliere ed integrare decine di immigrati che scappano, si fa per dire, da fantomatiche guerre sparse su tutto il globo (come sappiamo solo una piccola parte proviene dalle zone di guerra).

Tutti servizi di volontariato ovviamente, ben retribuito solo alla cooperativa Alice che incasserà il quantum statale per ogni “capoccia” da sfamare.

Soldi in tasca, un letto caldo, telefonino, abiti e un cavolo da fare tutto il giorno a spasso per la città.

Questa la delibera del 26 gennaio scorso:

LA GIUNTA

Premesso che, in considerazione del perdurante straordinario afflusso di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale che interessa l’intero territorio nazionale, la Prefettura/UTG di Viterbo ha proceduto, nell’ambito del territorio provinciale, all’individuazione di strutture con le quali assicurare i servizi di prima accoglienza sino al 31.12.2017 e, in un’ottica di programmazione, previsto la possibilità di gestire adeguatamente il fenomeno di cui trattasi anche per l’anno 2018;

Preso atto che l Cooperativa Sociale Alice, nella persona del Presidente Andrea Spigoni con e mail del 17/01/2017, ha trasmesso alla Segreteria del Sindaco bozza del Protocollo d’ intesa “Attività socialmente utili rivolti a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale” per partecipare al Bando della Prefettura n. 65104 del 21/12/2016;

Che la Giunta di questo Comune, considerato l’ argomento di cui trattasi ritiene di approvare il protocollo di intesa in parola, che allegato alla presente deliberazione ne forma parte integrante e sostanziale;

Verificato che come emerge dal protocollo in parola gli interventi proposti dalla Cooperativa Sociale Alice, con sede in Tarquinia Strada Vicinale di Scorticagatti, 93/95, non comportano alcun onere economico a carico di questa Amministrazione;

Che il protocollo d’intesa avrà durata annuale dalla data di sottoscrizione, salvo recesso unilaterale o di entrambe le parti;

Visto l’allegato parere sulla regolarità tecnica rilasciato dal responsabile del servizio interessato ai sensi dell’art.49 del T.U. delle leggi sull’Ordinamento degli enti Locali ( D. lgs. 18/08/2000 n°267);

DELIBERA

Per i motivi espressi in premessa che qui si intendono interamente ripetuti e trascritti

1) di approvare il Protocollo d’ intesa “Attività socialmente utili rivolti a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”, che allegato alla presente deliberazione ne forma parte integrante e sostanziale, proposto dalla Cooperativa sociale Alice per partecipare al Bando della Prefettura n. 65104 del 21/12/2016;

2) di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi di legge. Posta ai voti la presente deliberazione è approvata all’unanimità. Comprende due allegati.

PROTOCOLLO DI INTESA “Attività socialmente utili rivolti a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”

Con il presente accordo tra:

COMUNE DI TARQUINIA, con sede in Tarquinia (VT), Piazza G. Matteotti 6, codice fiscale/P.IVA 00129650560, qui rappresentato da Mauro Mazzola, nella sua qualità di Sindaco pro tempore e Legale Rappresentante dell’Ente (di seguito, per brevità, indicato come “Comune”);

E COOPERATIVA SOCIALE ALICE con sede il Tarquinia (VT), Strada Vicinale di Scorticagatti 73/75, codice fiscale/P.IVA 00827070566, qui rappresentata, nella sua qualità di Presidente e Legale Rappresentante dell’Ente (di seguito, per brevità, indicato come “Ente Gestore”);

PREMESSO CHE: – L’ente gestore, in RTI con la Cooperativa sociale GEA, svolge da diversi anni attività di accoglienza di cittadini stranieri e gestione dei servizi connessi sul territorio del Comune di Tarquinia, a seguito dei Bandi della Prefettura di Viterbo;

TENENDO CONTO CHE :

– L’ente gestore ha predisposto un modello di accoglienza in appartamenti di civile abitazione, nel contesto cittadino, con il fine di incentivare l’inclusione e l’integrazione dei cittadini stranieri con un impatto sociale minimo per la comunità locale e cercando di assicurare una proporzionalità tra numero di beneficiari attesi e abitanti;

– L’ente gestore intende partecipare al nuovo bando della Prefettura di Viterbo per il “Servizio di accoglienza di cittadini stranieri e la gestione dei servizi connessi” sul territorio della Provincia di Viterbo per l’anno 2017;

– Il suddetto bando prevede, ove possibile, l’organizzazione di progetti volti a realizzare l’integrazione dei richiedenti protezione internazionale nelle comunità di destinazione mediante lo svolgimento di attività socialmente utili possibilmente in collaborazione con il Comune ospitante;

– Appare rilevante in un’ottica di massima integrazione, costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengono accolti anche tramite attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante;

– Il Comune ha espresso in linea di massima la possibilità di individuare servizi ed attività utili alla collettività e realizzabili attraverso attività di mero volontariato. Ciò premesso, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, i sottoscrittori

CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:

Art.1 Oggetto dell’accordo Il presente accordo ha per oggetto la realizzazione di attività socialmente utili che coinvolgeranno alcuni cittadini stranieri richiedenti asilo domiciliati nel Comune di Tarquinia ed affidati all’Ente Gestore da parte della Prefettura. Tali attività avranno il fine di promuovere la formazione di una cittadinanza attiva che prenda parte all’azione civica e sia realmente partecipe alla vita sociale e comunitaria. Si precisa che le attività individuate attraverso il presente accordo potranno essere svolte dai cittadini stranieri che:

1. Abbiano già presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale;

2. Abbiano sottoscritto il patto di volontariato allegato che costituisce parte integrante del protocollo, aderendo alla finalità ed alle regole indicate dagli stati e dagli atti organizzativi interni all’amministrazione.

Art. 2 Impegni del migrante Il migrante si impegna a :

– Aderire al patto di volontariato che dovrà sottoscrivere;

– Aderire agli obiettivi e alle regole dello statuto e del regolamento comunale per lo svolgimento di attività di volontariato a favore della collettività;

– Prestare libero, volontario e gratuito servizio di volontariato, impegnandosi a rendere una o più prestazioni personali, individualmente o in gruppo in coerenza con le finalità di carattere sociale, civile e culturale dell’organizzazione e del progetto di riferimento.

Art.3 Impegni dell’Ente Gestore L’Ente Gestore s’impegna a:

– Proporre al Comune un ventaglio di attività socialmente utili in cui inserire i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale aventi le caratteristiche previste dagli articoli 1 e 2;

– Delineare le attività più idonee alle caratteristiche del migrante per garantire la necessaria preformazione affinché lo stesso possa attendere alle attività previste;

– Accompagnare nelle fasi iniziali, attraverso proprio personale dedicato, il migrante nelle attività socialmente utili;

– Relazionare dettagliatamente al Comune, con cadenza trimestrale, sull’andamento dei singoli progetti.

Art.4 Impegni del Comune Il Comune s’impegna a:

– Sensibilizzare la cittadinanza sul territorio comunale rispetto al progetto “attività socialmente utili rivolti a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”;

– Valutare le attività proposte dall’Ente Gestore.

Art.5 Durata del Protocollo La durata del Protocollo è concordemente stabilita in anni 1, salvo recesso unilaterale o di entrambe le parti.

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Una bella eredità che lascia ai suoi compagni di partito come Celli, che ha votato e approvato la delibera, che andrà a gravare ancor più su un paese che ha visto chiudere quasi tutte le attività commerciali all’interno del centro storico. Che ha perso completamente la propria identità agricola.

Che non ha saputo sfruttare le enormi potenzialità turistiche a scapito di gestioni familiari di un Comune che meritava più attenzioni e coccole.

Nei prossimi giorni andremo a sfruguliare su alcune delibere strane, dalla gestione delle palestre a quelle dei campeggi dove il Comune, a quanto sembra da una prima lettura, è stato molto distratto.