Sisma, Liberati (M5S): “Cantone venga in Umbria a riferire su subappalto a COSP Tecnoservice”

“Occorre fare chiarezza sulla gestione dell’emergenza terremoto a cominciare dagli appalti affidati alle coop”

PERUGIA – “Terremoto, appalti e anomalie: il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, venga a riferire in Regione Umbria”. È questo il contenuto di una pec inviata oggi dal capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, invitandolo “con urgenza a riferire alla Commissione di inchiesta ‘Analisi e studi su criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossico-dipendenze, sicurezza e qualità della vita’ dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, per fornire i più opportuni riscontri in favore delle nostre comunità, a beneficio della stessa trasparenza, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa”. Liberati fa questa richiesta “in considerazione anche della grave inadeguatezza generale nella risposta alle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia, ma pure alla luce della relazione Anac esposta in sede parlamentare il 28 febbraio scorso, dove non paiono affrontate alcune cruciali questioni, a partire dalla vicenda Cns e dai subappalti”.

 

Con la lettera Liberati intende anche “sollecitare le più opportune verifiche dell’Autorità in indirizzo su alcuni elementi, emersi recentemente grazie anche all’operato dei mezzi di informazione, relativi al bando ‘Accordo quadro per la fornitura, il trasporto ed il montaggio di soluzioni abitative in emergenza e i servizi a esse connessi per conto del Dipartimento della Protezione civile‘, indetto da Consip il 9 aprile 2014, per un controvalore di 1 miliardo e 188 milioni di euro”.

 

Liberati scrive che “l’inchiesta giornalistica de Le Iene, così come i numerosi articoli apparsi sul Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e La Verità, confermano preoccupazioni che il gruppo del Movimento 5 Stelle nella Regione Umbria aveva già espresso pubblicamente sin dallo scorso 29 settembre. Il soggetto vincitore della gara, il Cns, Consorzio già richiamato negli atti dell’inchiesta Mafia Capitale, avrebbe infatti perduto finanche i requisiti morali a seguito di una recente sentenza del Consiglio di Stato relativa ad altra pregressa gara del 2014 (altrettanto miliardaria), giudicata manipolata, oltre al fatto che la stessa libera concorrenza tra imprese sia stata ovviamente compromessa, in spregio alle relative norme comunitarie e nazionali. Il recente servizio giornalistico de Le Iene ha inoltre dimostrato come la Cosp TecnoService di Terni, cooperativa indicata dal Cns per la realizzazione delle casette in Umbria, non solo non avesse mai avuto un pregresso in edilizia – il che parrebbe requisito essenziale per la partecipazione a tale attività – ma, pur trovandosi nella white list delle imprese a Terni, fosse stata pochi mesi prima valutata come ragionevolmente ‘permeabile alla criminalità organizzata’, conformemente all’interdittiva antimafia contro Viterbo Ambiente, emessa dalla Prefettura di Viterbo il 28 novembre 2015”. (Acs)