Una giornata tra natura e storia nella Faggeta di Viterbo

Se vi siete svegliati con l’idea di approfittare di una bella giornata di sole, per godervi una pausa relax all’aria aperta, allora puntate il navigatore verso la Faggeta di Viterbo. Un luogo di origini antiche che conserva ancora oggi un fascino senza tempo.

La Tuscia custodisce tantissime aree verdi e, a pochi km dal centro di Viterbo, potrete dimenticarvi di traffico e stress e scoprire uno dei boschi più grandi della zona: la Faggeta. Costituisce parte integrante dei Monti Cimini (infatti la sua estensione tocca territori di diversi comuni) e ricopre oltre 50 ettari di terreno. In posizione privilegiata, con i suoi oltre 1000 metri di altitudine, è una riserva di aria pura. Grazie all’avanzata età dei suoi alberi (alcuni hanno più di 200 anni!) la Faggeta rappresenta un raro esempio di “foresta vetusta”. Con questo curioso termine si indica un ecosistema caratterizzato dalla presenza di alberi di età avanzata. Le foreste vetuste rappresentano la massima espressione di naturalità e, grazie all’assenza dell’azione dell’uomo, gli alberi riescono a compiere tutto il loro ciclo vitale fino alla morte.

La storia della Faggeta inizia nel periodo preistorico, per proseguire poi con insediamenti etruschi e romani. Ha rappresentato da sempre un luogo affascinante e passeggiare fra gli alberi secolari permette di scorgere anche i “domi”, grandi ammassi di magma raggruppato in piccole alture coniche. Queste pietre raccontano e testimoniano l’importante attività vulcanica della zona dei Monti Cimini. Di questi massi tondeggianti è possibile vederne tanti nella Faggeta ma uno in particolare, il più amato e fotografato dai turisti, si trova nel parcheggio, come a voler dare il benvenuto a tutti i turisti. La sua particolarità consiste nell’essere un enorme masso ovoidale di quasi nove metri per sette, alto poco più di tre, che si regge in equilibrio su una stretta base di appoggio. Secondo gli studiosi si è formato oltre un milione di anni fa dall’indurimento della lava eruttata dal Vulcano Cimino e, nonostante il peso di circa 250 tonnellate, è possibile farlo oscillare facendo leva con un bastone.

Passeggiare nella Faggeta è un’ottima idea in qualsiasi momento dell’anno, soprattutto in primavera il sottobosco si colora di tanti fiori e verdi cespugli. In quegli ambienti naturali intatti trovano rifugio animali come la lepre, il cinghiale, il gatto selvatico, il riccio, il ghiro, tantissimi uccelli e rapaci.