Regione Umbria: gli ex Margherita del PD votano legge pro gay. Walter Orlandi promoveatur ut amoveatur?

I DUBBI DEL CONSIGLIERE REGIONALE SQUARTA (Fratelli d’Italia) “non sembrerebbe una banale coincidenza” il fatto che il Partito democratico “voti compatto la contrastata legge contro l’omofobia, proprio nello stesso giorno in cui la Giunta, riunita in gran fretta nel Palazzo adiacente a quello sede dell’Assemblea legislativa, approva il disegno di legge che istituisce il posto di ‘mega’ direttore generale”. Squarta ricorda che “una delle questioni che portarono alla soluzione della crisi di maggioranza dello scorso anno culminata con l’uscita dalla Giunta dell’assessore Barberini e il suo rientro dopo alcune settimane, riguardava proprio il ridisegno delle apicalità della struttura e l’istituzione del direttore generale”.

CIUENLAI: “ARRIVA L’ORLANDICELLUM, IL RIORDINO DEI DIRIGENTI APICALI REGIONALI” – Walter Orlandi dovrebbe passare da direttore generale della Sanità, non gradito dall’assessore Luca Barberini, a direttore generale o segretario della Giunta regionale

PERUGIA (Acs) – “Colpisce il fatto che, dopo mesi di esasperanti tatticismi e rinvii, il Partito democratico trovi finalmente la quadra e voti compatto la contrastata legge contro l’omofobia, proprio nello stesso giorno in cui la Giunta regionale, riunita in gran fretta nel Palazzo adiacente a quello sede dell’Assemblea legislativa, approva il disegno di legge che istituisce il posto di ‘mega’ direttore generale. Non sembrerebbe una banale coincidenza”. Così il capogruppo regionale di FdI, Marco Squarta, che richiamandosi al “famoso detto” secondo il quale “a pensar male è peccato, ma spesso ci si azzecca” ricorda che “una delle questioni che portarono alla soluzione della crisi di maggioranza dello scorso anno culminata con l’uscita dalla Giunta dell’assessore Barberini e il suo rientro dopo alcune settimane, riguardava proprio il ridisegno delle apicalità della struttura e l’istituzione del direttore generale”.

Secondo l’esponente di FdI, l’atto “finalmente” adottato dalla Giunta “costituisce un ‘importante’ tassello che porta a compimento quel ‘patto’ faticosamente raggiunto tra le due anime del PD umbro. Facile quindi pensare – aggiunge – che la coincidenza tra voto unitario in Aula sulla legge contro l’omofobia, un testo che affronta in maniera totalmente sbagliata un problema che esiste, e via libera di Giunta al ddl sul megadirettore non sia del tutto casuale”.

Squarta sostiene quindi che esprimerà “in ogni sede, politica e istituzionale, la propria contrarietà al disegno di legge della Giunta, perché è un atto che serve solo a regolare i conti interni al PD e alla maggioranza, senza peraltro pareggiarli stando ai primi rumors. Oltre a ciò ci pare che la contingenza economica e sociale indichi altre priorità da affrontare con altrettanta e maggiore solerzia istituzionale: economia in affanno, turismo ko, ricostruzione post-sisma che segna il passo. Potrei forse ‘pensar male’, ma disgraziatamente ‘azzeccarci’ – conclude – se temo che la nostra istituzione rischierà di bloccarsi di nuovo per altri mesi sulla vicenda, tutta interna al PD, del neo ‘mega direttore generale’. Assicuro che il gruppo FdI farà di tutto per contrastare questa irresponsabile modalità di esercizio della politica istituzionale da parte della maggioranza”.

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Ciuenlai per “UmbriaLeft.it”

In Regione lo chiamano “l’Orlandicellum”. Parliamo del provvedimento di riordino della dirigenza regionale che, dovrebbe tra qualche mese, ridisegnare gli apicali di palazzo Donini. Il nome deriva dalla convinzione che il disegno di legge sia stato costruito, soprattutto, per permettere la rotazione dei dirigenti ed in particolare del capo della sanità umbra Walter Orlandi.

“Daje, daje” Luca Barberini l’ha spuntata. Si prevedono infatti tempi brevissimi per l’approvazione. Il Presidente della Commissione competente e del Consiglio sono Brega e Daniela Porzi, due amici di corrente dell’assessore alla sanità. E adesso è il caso di porsi una domanda. Come mai la Presidente Catiuscia Marini, dopo aver fatto il possibile e l’impossibile, prima per evitare e poi per rimandare il D.L., ha improvvisamente ceduto, abbandonando uno dei suoi più fedeli funzionari? Un funzionario con quale si era messa in mostra, più di una volta, anche in questi giorni, nelle iniziative pro Renzi . Don Camillo risponderebbe così “E’ la politica vostro onore”.

Gli equilibri nel Pd umbro sono cambiati e di brutto. La Governatrice ha perso pezzi importanti che sono andati verso il Ministro Orlando e nella corrente di maggioranza i bocciani sono quelli che hanno costruito una fitta rete di relazioni politiche, che hanno loro permesso di essere il punto di riferimento più importante dei democratici nella nostra regione. Di più. A Roma la Marini, naviga dietro la stella ormai caduta di Orfini e Bocci dietro alle insegne del Ministro Lotti e, soprattutto, di Franceschini, dei due personaggi più “forti” del Pd. “Catiuscia” potrebbe quindi aver preso atto della nuova realtà

Non è quindi escluso che in futuro i due ex nemici possano diventare alleati. Ma dovranno cambiare tante cose, “in primis” i segretari del Pd (Regionale, provinciali e comunali dei capoluoghi) e “in secundis” la linea per le prossime candidature alle amministrative. Ed è tutta roba indigesta per la Presidente e la sua ridotta ciurma.