Terni, il Sindaco rimane ai domiciliari. Bucari torna in libertà

Interrogatori di garanzia per gli indagati dell’Operazione Spada: revocati i domiciliari a Stefano Bucari, ma rimane interdetto a svolgere le funzioni di assessore. Revocata anche l’interdizione a Sandro Corsi: potrà tornare a dirigere la cooperativa ACTL

TERNI – Si sono tenuti questa mattina gli interrogatori di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Federico Bona Galvagno. Il sindaco Leo Di Girolamo e l’assessore Stefano Bucari, agli arresti domiciliari da martedì pomeriggio, sono arrivati in momenti diversi a Palazzo di Giustizia, a piedi e accompagnati dai loro avvocati, entrando dall’ingresso principale. A Stefano Bucari il giudice ha revocato gli arresti domiciliari, con l’interdizione tuttavia a svolgere le funzioni di assessore. La misura cautelare della detenzione domiciliare è stata invece confermata per il primo cittadino ternano.

 

“CORSI PUO’ TORNARE A GUIDARE ACTL” – Sono stati ascoltati, sempre separatamente, anche i dirigenti delle cooperative Sandro Corsi, di Actl, e Carlo Andreucci di Alis. Gli interrogatori sono proseguiti dopo pranzo e, per Sandro Corsi, il giudice ha deciso di revocare la misura dell’interdizione dall’incarico di presidente della cooperativa Actl.

 

IL GIUDICE – Ai cronisti che, all’uscita dal Tribunale, gli chiedevano informazioni sull’esito dei confronti con gli indagati, il gip Federico Bona Galvagno si è limitato a dire che “i giudici parlano con le carte”.