Calvi dell’Umbria: dalle parole alle minacce??

contestatori esagitati si avvicinano al parroco in maniera poco rassicurante durante le manifestazioni del Santo Patrono

L’edizione della festa di San Pancrazio 2017 quest’anno è stata  caratterizzata da un clima ostile nei riguardi di don Silviu Clement, clima, creato ad arte da qualche “incantatore di serpenti”, con lo scopo di ledere l’immagine pubblica del parroco calvese.

Le critiche sono state a volte molto pesanti e sono avvenute anche tramite i social network. Ogni piccolo “passo” fatto dal povero parroco è stato messo sotto la lente d’ingrandimento e criticato, “macchiando” cosi la manifestazione religiosa.

Infatti dopo le prime schermaglie avvenute già la sera dell’11 maggio, detta della “Vestizione degli Stendardi”, dove qualche soggetto aveva disturbato la conclusione dell’intervento del sacerdote con fischi e grida (in seguito riportiamo il link del nostro articolo pubblicato il 12 maggio),

https://www.etrurianews.it/2017/05/12/calvi-dellumbria-si-onorano-le-lotte-due-castelli-non-santo-patrono-pancrazio/

il giorno 13 maggio, detto del “Braccio”, si è passati dalle parole ai fatti, arrivando direttamente ad atteggiamenti minacciosi.

In piazza la gente che stava partecipando alla processione della reliquia del Santo, ha assistito ad un brutto spettacolo, alcuni contestatori si sono avvicinati al parroco con modi inaccettabili, che esulano dallo spirito di fratellanza, al punto di far intervenire le forze dell’ordine.

In merito a questi fatti,  in redazione sono giunte svariate segnalazioni e  molte persone hanno anche inviato una foto (che noi alleghiamo a questo articolo) che ritrae una persona che in modo non del tutto amichevole è andata con il braccio teso e dito puntato verso il povero curato.

Secondo queste persone avverse, tutto questo marasma, è stato causato  per una mancata impartizione della benedizione agli Stendardi in piazza.

Per dovere diritto di cronaca, siamo a conoscenza del fatto che il parroco ha atteso invano indicazioni dagli organizzatori, che puntualmente non sono arrivate, nemmeno dal dott. sindaco Guido Grillini, che era presente e a due passi dal sacerdote.

Benedizione che comunque il parroco ha poi impartito sempre durante la processione, una volta giunti in località “Casone”, dove è consuetudine farla.

La tensione non si è però placata neanche il pomeriggio del 13 maggio, quando alcuni soggetti sono arrivati addirittura ad insinuare che don Silviu avrebbe ritardato volontariamente un funerale, per costringere cosi ad un forzato ritardo la cerimonia di “Riconsegna degli Stendardi”.

Questo fatto è stato ampliamente smentito da alcuni fedeli presenti alla cerimonia funebre e dallo stesso parroco, che tornando ai comportamenti minacciosi ricevuti, ha smorzato ogni cosa dicendo che il perdono è sempre la miglior cosa.

Sarebbe il caso che una cosi bella e antica festa in onore del Santo Pancrazio, sia vissuta più serenamente da tutti e con uno spirito di comunione e fede, senza abbassarsi in atteggiamenti volgari e sterili, che provocano solo male alla comunità calvese e che non portano certamente una buona pubblicità. Fa male anche vedere che un sindaco non è in grado di prendere in mano la situazione per placare gli animi ed essere un tramite per il dialogo tra i cittadini e le diverse rappresentanze istituzionali. Speriamo che prima che finisca il mandato il sindaco impari a gestire meglio anche le situazioni più spiacevoli.