Comune di Terni, Di Girolamo: «Pronto a continuare ma deciderò insieme alla maggioranza»

Il Tribunale del Riesame revoca la misura cautelare per il sindaco di Terni, agli arresti domiciliari dal 2 maggio scorso

TERNI – Il Tribunale del Riesame di Perugia ha provveduto a revocare gli arresti domiciliari al sindaco di Terni. Ieri c’era stata l’udienza in cui il collegio difensivo del primo cittadino aveva illustrato le motivazioni del ricorso e le ragioni per cui ritenere insussistenti le esigenze cautelari. Di Girolamo era stato messo agli arresti domiciliari lo scorso 2 giugno su richiesta della Procura di Terni, provvedimento poi confermato dal gip Federico Bona Galvagno a seguito dell’interrogatorio di garanzia.

 

LE PRIME DICHIARAZIONI A “UMBRIAON.IT” – Raggiunto telefonicamente da umbriaOn, Leopoldo Di Girolamo si dice «contento, l’affetto della mia famiglia non è mai mancato – trapela un pizzico di emozione – ma ora finalmente potrò riabbracciare mio fratello, mia suocera, i nipoti, i cognati, i colleghi di lavoro e soprattutto i tanti amici». E anche i pazienti, visto che nel primo pomeriggio di martedì il primo cittadino ha raggiunto la sede dell’ordine provinciale dei medici chirurghi per consegnare copia del provvedimento dell’autorità giudiziaria e ottenere la revoca della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale.

«Certo, non è stato un periodo facile – dice il sindaco – ma continuo ad avere assoluta fiducia nella magistratura e nello Stato. Ho vissuto serenamente questi giorni ed ora, alla luce del provvedimento che mi restituisce la libertà, sono ancora più sereno e convinto di potermi difendere nelle sedi preposte. Diciamo che ho tenuto duro ma questo fa parte del mio carattere».

«La vicinanza della giunta e dei partiti che mi sostengono, non è mai mancata. Decideremo insieme a loro se e come proseguire. Io sono disponibile, mi conoscete, sono un testardo. Ma questa decisione, se andare avanti o meno, non posso prenderla da solo visto che c’è chi, in questo periodo, ha sostenuto sulle proprie spalle una responsabilità politica importante. Il percorso deve coinvolgere tutti e deve essere una scelta condivisa e giusta per la città».

 

LE REAZIONI POLITICHE:

FERRANTI (FORZA ITALIA) – «Ferme restando le durissime critiche politiche per le quali come gruppo consiliare forzista a palazzo Spada già chiedemmo le dimissioni del sindaco lo scorso 3 maggio con un atto politico che sottolineava, per primo, i fallimenti di questa amministrazione e del Pd, la revoca degli arresti domiciliari a Di Girolamo sul piano squisitamente umano ci sembra un passaggio positivo e da accogliere con favore. Per un giudizio politico più accorto sarà necessario leggere le motivazioni della decisione del Riesame». Lo dichiara il consigliere comunale Francesco Maria Ferranti, capogruppo di Forza Italia.

 

MOVIMENTO 5 STELLE: «NOI NEMICI LEALI, NEL PD CATTIVI AMICI» – «Come era scontato, il tribunale ha liberato dall’arresto il Sindaco Leopoldo Di Girolamo, ora gli auguriamo di cuore che sia il suo partito a liberarlo quanto prima. Va detto che se fosse stato possibile applicare misure intermedie per il Sindaco, il suo destino probabilmente sarebbe stato come quello dell’ex assessore Bucari per il quale viene confermata la sospensione. Comunque vada l’esperienza di questa maggioranza è conclusa». Lo dichiara il Movimento 5 Stelle di Terni in una nota.

«Buona libertà Leopoldo – dicono i 5 Stelle – da un gruppo di nemici leali, perché crediamo sia molto più corretto essere nemici leali, piuttosto che cattivi amici come quelli che incontri tu nel tuo partito».

 

LEGA NORD – Anche il capogruppo leghista in Regione Umbria, Emanuele Fiorini, commenta la decisione del Riesame: «ora che il tribunale del riesame ha revocato la misura degli arresti domiciliari, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, da uomo libero e, si spera, libero da ogni vincolo e condizionamento, deve assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e dimettersi. Una decisione che dovrebbe prendere quanto prima per il bene della città. Da quando è stata colpita dagli scandali giudiziari, infatti, la Giunta di centrosinistra è piombata nel più completo immobilismo, con un’agenda politica esclusivamente limitata alla gestione delle mere emergenze connesse alle varie decisioni prese dall’autorità giudiziaria. E’ ormai chiara a tutti l’autoreferenzialità di questa maggioranza che da anni non rispecchia la volontà dei cittadini e che ha perso non solo il consenso, ma anche il “sentire” la città e le sue esigenze, soprattutto nelle questioni fondamentali che stanno alla base del vivere di ogni cittadino: lavoro, ambiente e sicurezza. Tutte tematiche sulle quali si nota l’assenza di ogni politica della Giunta che fa seguito ad anni di decisioni scellerate. Terni non può tollerare questo scempio nemmeno un giorno in più».