Viterbese, patron Camilli cede la società all’avvocato dei Casamonica

Sarebbe Luca Tilia, già autore di un disastro sportivo a Caserta, l’uomo che avrebbe concluso l’affare con l’ormai ex presidente di Grotte di Castro

VITERBO – Tifoseria in allarme e in fibrillazione per la notizia della cessione della squadra gialloblu da parte di Piero Camilli. Era nell’aria, Camilli lo aveva detto e ridetto ma dei tanti protagonisti di queste trattative di cessione pare che abbia scelto di certo il peggiore (dal punto di vista sportivo).

Luca Tilia si sarebbe fatto carico dell’acquisto (si parla di assegni circolari per un valore di 180 mila euro) dell’asset societario e sarà lui a portare avanti la squadra nella prossima stagione (a presto l’annuncio shock?).

Chi è Luca Tilia?

Sappiamo di lui solo che fa l’avvocato e che sportivamente parlando non ha un buon curriculum alle spalle. Basta dare una sbirciata ai social network per leggere sul suo conto di tutto e di più.

Piero Camilli purtroppo ha deciso di mollare e come ultimo dispetto ad una città che di certo lo ha aiutato poco dal punto di vista istituzionale lo ha fatto dando un’ulteriore lezione ai viterbesi.

Peccato, c’erano persone decisamente meno ricche ma oneste che avrebbero cercato di dare il massimo per questa società come Mario Corinti (ha la colpa di essere troppo viterbese).

C’erano i Zavaglia che a Viterbo hanno fatto sempre affari (è il loro lavoro con i giocatori) ma dei loro allenatori e soprattutto di molti loro giocatori se ne ricordano le gesta al Rocchi.

Peccato. Camilli è stanco del calcio e, come dicono molti dell’ambiente, ha perso lo smalto di una volta e vincere non è più semplice come una volta.

Peccato soprattutto per la Viterbese e per i suoi tifosi che, in casa o in trasferta, ci sono sempre stati.