Civitavecchia – Cozzolino: ”Il Governo vuole estromettere il Comune dal Porto”

Il Sindaco Cozzolino attacca il governo per i mancati inviti ai tavoli istituzionali: “I comuni servono solo a dispensare sacrifici”

CIVITAVECCHIA – Con un comunicato stampa a firma del Sindaco Cozzolino quest’ultimo ci va giù duro nei confronti del Governo. Secondo il primo cittadino l’esecutivo sta tentando di estromettere i territori dalla gestione delle grandi infrastrutture come il porto locale.

In particolare il sindaco si è lamentato per il mancato invito all’amministrazione al tavolo tematico “Accessibilità al porto di Civitavecchia”. Il tavolo era funzionale al piano integrato di sviluppo sostenibile delle infrastrutture nel quadrante Nord.

“Questa mattina con il Presidente della Commissione Lavoro Francesco Fortunato mi sono recato presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla conferenza stampa tenuta dal viceministro Nencini e dall’assessore regionale Civita.

La conferenza stampa puntava ad illustrare il “Piano integrato di sviluppo sostenibile delle infrastrutture nel Quadrante Nord dell’Area Romana”.

La stesura del piano è stata approvata con decreto ministeriale del 28 luglio. Per la stesura del piano, dal febbraio del 2014, si sono tenuti tre tavoli tematici.

Il primo aveva come titolo “accessibilità al porto di Civitavecchia”.

Al tavolo è stata invitata l’Autorità Portuale ma ovviamente non il Comune.

Durante la conferenza stampa il Ministro Nencini ha affermato di aver costruito uno strumento che nella fase attuativa verrà messo “nelle responsabilità degli enti locali quali i Comuni”.

A quel punto ho chiesto se sarebbe stato opportuno coinvolgere gli enti locali durante la stesura del piano e quindi ai tavoli tematici. 

Nell’imbarazzo generale – scrive convintamente Cozzolino – non ho avuto alcuna risposta e la conferenza stampa è terminata senza l’illustrazione del piano di cui ci è stata consegnata una brochure. 

E’ evidente come questo governo tiri dritto imperterrito su posizioni politiche che mirano ad estromettere i territori dalla pianificazione delle grandi infrastrutture senza prendersi neanche lo scomodo di invitarli ai lavori come semplici uditori.

Questo modo di fare ha avuto altri tristi esempi uno dei quali è la legge di riordino del sistema portuale che rimanda alla conferenza dei presidenti delle autorità di sistema la prerogativa di pianificare gli interventi strutturali sugli scali di tutta italia. 

In sintesi si continua a fare degli enti locali e dei Sindaci dei “dispensatori di sacrifici” (basti ricordare il pesante taglio del 40% del governo Renzi ai Comuni, che comporterà solo nel mio mandato circa 20 milioni di euro in meno per i civitavecchiesi) e la valvola di sfogo dei cittadini sempre più frustrati; oltre a tagli indiscriminati e normative sempre più restrittive e contorte a cui sottoporti, non si lascia alle comunità locali neanche il tempo di dire la propria sulle politiche di pianificazione”.