Porto di Civitavecchia – L’ombra di Ciani incombe su Molo Vespucci intanto oggi è previsto un comitato di gestione “toscano”

Si susseguono riunioni nel PD per correre ai ripari dopo la nomina dell’avvocato Di Majo e pensa all’ex presidente (detto l’Attila delle banchine) da inserire nel comitato di gestione dove oggi si svolgerà una riunione a dir poco infuocata

CIVITAVECCHIA – L’avvocato Francesco Maria Di Majo è stato nominato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale a Civitavecchia da quasi un anno ma la politica, anzi i potenti del Partito Democratico sembrano essersi pentiti e non poco della scelta fatta. Basti pensare, e ci smentisca dichiarando il contrario, che anche uno dei suoi più accesi mentori, il senatore Astorre, pare abbia rinunciato alla difesa ad oltranza del presidente.

Tutto questo anche alla luce dell’incredibile incontro-dibattito tra i presidenti dei porti di Livorno e Civitavecchia e dove, quest’ultimo, sembra essere sempre più intenzionato a svendere Molo Vespucci ai toscani.

Proprio oggi si svolgerà un comitato di gestione dove, Di Majo, annuncerà ai convenuti la necessità (al momento inspiegabile) di unire i due ente porto su una piattaforma comune che permetterà una sinergia maggiore soprattutto nella gestione dello sviluppo dei due scali.

Cosa da far rabbrividire e che conferma anche il ruolo della segretaria Roberta Macii che continua a tenere il piedi su due staffe cosa inimmaginabile se non incredibile.

Dopo la riunione di oggi si capiranno meglio le intenzioni del presidente ma la politica che conta, soprattutto sui voti delle prossime elezioni politiche, non può permettersi ulteriori passi falsi. Tra poco meno di sessanta giorni Zingaretti entrerà nel semestre bianco e quindi l’idea è quella di sostituire il rappresentante della Regione Lazio nel comitato di gestione con una persona più esperta (in disastri).

Si fanno sempre più forti le voci che vedrebbero e vorrebbero l’ex presidente Fabio Ciani inserito in questo consiglio d’amministrazione con la doppia funzione, dare quelle garanzie politiche che attualmente Di Majo non è in grado di offrire e, soprattutto, agire come tutore ed impedire che vengano commessi ulteriori errori.

Tra i tanti errori, troppi a questo punto, anche qualche consulenza della quale parleremo nei prossimi giorni affidata ad un noto avvocato civitavecchiese (lo faremo quando avremo le carte) e alla richiesta fatta ad una delle società che si sono aggiudicate in ATI la seconda parte dei lavori alla Darsena. 

Ci sarà da ridere senza dubbio perché, anche se il presidente Di Majo ha pensato fosse sufficiente eliminarci dalla mailing list dei giornali accreditati per tenerci a debita distanza può tranquillamente rassegnarsi al fatto che, d’ora in avanti, non ci perderemo una sola conferenza stampa e inizieremo, dopo un periodo di tregua, a scrivere cose interessanti sul suo operato e, nel frattempo, gli diamo un consiglio sulla trasparenza. Faccia aggiornare quanto prima il sito istituzionale e, soprattutto, faccia sapere gli incarichi di assistente al Rup quando sono stati dati e a chi.