Civitavecchia – “Taglio da campagna elettorale”: Cozzolino boicotta l’inaugurazione di Ostetricia

CIVITAVECCHIA – “Domani (oggi, ndr) non sarò presente, seppur invitato, alla inaugurazione del blocco operatorio ostetricia ginecologia”. Lo annuncia il Sindaco Antonio Cozzolino che scaglia un duro attacco all’indirizzo del Presidente della Regione Nicola Zingaretti.

“Sono davvero stufo dei tagli di nastro da campagna elettorale del governatore Zingaretti – afferma il Primo cittadino – che continua a vendere fumo alla cittadinanza e a nascondere le gravissime situazioni dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia. Dopo la mossa elettorale dell’uscita dal commissariamento postuma della sanità laziale (promessa per il 31 dicembre 2018), sancita da quel ministro Lorenzin (NCD) il cui fratello è accreditato come possibile candidato consigliere regionale a sostegno di Zingaretti e dopo l’inaugurazione di reparti chiusi qualche settimana dallo stesso governatore, domani ci sarà l’ennesima inaugurazione elettorale nonostante la gravissima situazione che vive l’ospedale”.

Cozzolino elenca le criticità a suo avviso più evidenti, “che il governatore uscente continua a nascondere alla cittadinanza”: “Il DCA 291, bollato come ‘mero errore di trascrizione’ a diversi mesi di distanza è ancora valido ed efficace. Ciò vuol dire che si programma la chiusura della Nefrologia, dopo la Vascolare ed il Centro Trasfusionale, nel silenzio della politica che fa finta di essere di sinistra”. Poi ci sono “gli 11 milioni di edilizia sanitaria già annunciati in conferenza stampa da Zingaretti e mai pervenuti. Questo perchè la politica dell’annuncite si scontra con la realtà dei fatti ed il Governo non ha mai stanziato i fondi promessi dal governatore.

Quindi il reparto di ostetricia, nonostante il blocco parto sia stato rimodernato, versa in condizioni quantomeno indecorose”. Inoltre “il personale del pronto soccorso, di medicina e di radiologia è scandalosamente sotto organico. Al pronto soccorso sono attualmente in turno 4 dottori più il facente funzione di primario, costretto a far turni anche su Bracciano. E’ un ritmo non sostenibile, aggravato per di più dal fatto che ben 27 posti letto autorizzati dalla Regione per il San Paolo non siano mai stati attivati ed il Pronto Soccorso si ingolfi di pazienti che non trovano un letto in reparto. Ricordo che attualmente la Asl ha 0,7 posti letto ogni mille abitanti, un quinto di quello che dovrebbe essere”.

“Non è quindi mia intenzione partecipare a tagli del nastro elettorali – conclude il Sindaco – La situazione dell’Ospedale è grave, nonostante la grande professionalità di medici e personale, e non va sottaciuta alla cittadinanza”.