Civitavecchia – Dopo il sequestro una tregua per non perdere il lavoro

CIVITAVECCHIA – E’ arrivata alle 15 a tempo di record l’autorizzazione della Procura a sbloccare le gru della Gtc, la società che raccoglie gruisti e manutentori ex Autorità Portuale, che erano state poste sotto sequestro questa mattina, poco dopo le 6, dal personale della Guardia Costiera.

A dare l’allarme erano stati gli stessi lavoratori in turno, che in una nota avevano parlato di intervento garbato da parte della Guardia Costiera, i cui rappresentanti avrebbero spiegato che il fermo era dovuto ad un sequestro giudiziario, comprendente anche gli altri mezzi operativi. A quanto sembra, il sequestro sarebbe avvenuto per “occupazione abusiva di suolo pubblico demaniale”, diretta conseguenza del contenzioso avviato dalla RTC, la società che gestisce da anni il terminal container e che peraltro sta operando senza autorizzazione, visto che la concessione al servizio di impresa è scaduta nel dicembre scorso.

La RTC contesta il fatto che i contenitori di frutta della Civitavecchia Forest Fruit Terminal non vengono scaricati nel suo terminal, ma direttamente con le gru mobili gestite dalla Gtc, la società nata post riforma portuale per togliere personale e mezzi dalla competenza dell’Authority.

La movimentazione dei contenitori con la frutta aveva ridato un minimo di ossigeno alla società locale che versava in condizioni finanziarie difficili e col personale vicino alla cassa integrazione. Adesso il clamoroso colpo di scena, frutto, a quanto sembra dell’intervento della Magistratura cui si è rivolta con un esposto la RTC.

La notizia del fermo dei lavori ha fatto in breve il giro del porto. Grande infatti la preoccupazione per le operazioni di scarico del caolino che sono state interrotte, e per l’arrivo previsto per domani della bananiera, del ferro cromo e del carbone.

Vertici urgente a Molo Vespucci con il presidente Di Majo, la segretaria generale Macii, il sindaco Cozzolino oltre i diretti interessati. E immediata la richiesta avanzata dal legale della Gtc Andrea Miroli per lo sblocco del fermo, supportata anche da una nota dei vertici dell’Authority che sottolineava le ricadute negative del fermo dei mezzi. A casa ammalato il pm Spagnolo che aveva chiesto il sequestro a firmare l’atto che ripristina l’operatività delle gru sotto la supervisione della capitaneria è stata nel primo pomeriggio, d’accordo col procuratore capo Gianfranco Vardaro, il pubblico ministero Allegra Migliorini. Da domani le operazioni riprenderanno regolarmente.