Elezioni Politiche e Regionali – I giovani stanno spopolando su tutti i fronti ma l’incognita sarà il “grande vecchio”

Si prevede un vero boom di consensi per i giovani in corsa, da Mauro Rotelli a Fabio Notazio (sul quale Berlusconi ieri ha fatto una battuta delle sue – vedi il video), da Sergio Caci a Daniele Sabatini ma un candidato dai capelli bianchi, zitto zitto, sta raccogliendo una marea di consensi

VITERBO – C’è gusto ad andare in giro per bar, mercati, conferenze, appuntamenti, aperitivi e cene. Si incontrano le persone. Tante. Molti di queste affamate. Non di successi elettorali ma di fame vera. Di mancanza di cibo e di mesi senza avere la possibilità di andare al ristorante, quindi… Ecco, la campagna elettorale offre anche questo, tanti pasti come la Caritas a gente che, all’apparenza, sembra non essere bisognosa ed invece lo è.

Fatto questo doveroso preambolo al popolo degli elettori (tra i quali ci siamo anche noi) abbiamo fatto una sintesi dei centinaia, migliaia commenti che abbiamo raccolto di persona, e non veicolati in alcun modo da social più o meno efficaci. Bene. Quello che emerge è che sarà un voto davvero anomalo e variegato. Chi sta dando per scontato un risultato corre il rischio di svegliarsi al pronto soccorso dopo la sbornia per la mancata elezione.

La prima cosa che evidenziano i comuni elettori, quelli che devono mettere la croce e basta, è l’impressionante mole di promesse. A tutti i livelli. Talmente tante da non raccapezzarci più nulla. Poi ci sono le nomine sul filo di lana. Quelle che si fanno nella speranza di racimolare qualche votarello e che tanto fanno incazzare gli stessi politici. Poi ci sono i buoni di benzina (sempre meno) e le macchine offset delle tipografie ferme. Nessuno, o meglio, pochissimi i manifesti stampati e da stampare.

Ecco allora che tra una chiacchiera, un pettegolezzo, uno sfogo, una confidenza o una maledizione, emerge quasi naturale una classifica di gradimento.

Senza dubbio il candidato “superstar”, quello più motivato, fotografato, attivo su tutto il territorio del collegio plurinominale (Rieti-Viterbo-Civitavecchia) è senza ombra di dubbio Fabio Notazio di Forza Italia (video).

Ieri protagonista della foto più cliccata della giornata, sia a livello italiano che europeo e della videoripresa più messa in onda da tutti i tiggì nazionali. Sì, se ne stava bello bello al centro della stretta di mano tra il tedesco Manfred Weber, capogruppo del PPE a Strasburgo e Silvio Berlusconi. Anzi stava proprio alle sue spalle quando, il solito Berlusconi in vena di gag esclama: “chi mi tocca il culo!) e lui, Fabio, stava proprio alle sue spalle. A questo punto manca solo un incontro con Papa Francesco e poi la consacrazione è completa.

GUARDATE IL SIMPATICO SIPARIETTO

Battute a parte sembra proprio lui ad essere il futuro di un partito pressoché inesistente in questo ultimo quinquennio almeno in tutte e tre le province prima citate. Anche Daniele Sabatini sta crescendo dentro Forza Italia ma in corsa per la Regione. E’ partito in ritardo solo contro tutti ma, nonostante il gap negativo, sta crescendo perché sono gli altri competitor che perdono colpi. Già perché un ex Forza Italia, anch’esso giovane, sta spopolando sul territorio. Agevolato anche al fatto di essere sempre fianco a fianco con Stefano Parisi, candidato presidente del centrodestra. Parliamo del sindaco di Montalto di Castro, Sergio Caci

Gli vogliono bene tutti non v’è dubbio. Suo malgrado sta svuotando (il termine più bello sarebbe saccheggiando) i voti di una certa area di Forza Italia. Riesce ad avere tutti questi consensi personali non solo perché non litiga mai con nessuno ma anche perché sembrerebbe, ad oggi, l’unico del viterbese in grado di entrare in Regione in caso di vittoria della Lombardi (M5S) o, nella peggiore delle ipotesi e sciagurate per i cittadini del Lazio, di Zingaretti.

Poi c’è Mauro Rotelli. Qualcuno ritiene che sia dietro al dinosauro della preistoria politica nazionale, cioè Beppe Fioroni.

Riteniamo si stiano sbagliando di grosso. Piace “na cifra” e la gente lo vuole e lo acclama. Rappresenta lo svecchiamento di una politica da gerontocomio messa in atto dal PD e le sue chances sono aumentate notevolmente. Anzi riteniamo sia come Pantani all’Alpe d’Huez nel Tour de France del ’95 quando stacca Fioroni, pardon Ivan Gotti.

GUARDATELO

Grazie a questa performance riteniamo che Fratelli d’Italia potrebbe, per la prima volta, diventare il primo partito provinciale almeno a Viterbo.

C’è però l’eccezione che conferma la regola e che, zitto zitto, sta scalando la vetta e non è detto che possa capovolgere un pronostico che lo vedeva testa a testa nel suo collegio uninominale nel terribile triangolo azzurro composto dai feudi di Rieti, Viterbo e Civitavecchia.

Parliamo del giudice Alberto Cozzella da Civitavecchia (che ha un fratello in quiescenza ma sempre nella magistratura a Viterbo) e che negli ultimi anni è stato il paladino della lotta al doping nello sport.

Alberto Cozzella ovviamente si è dimesso dall’incarico di Procuratore capo antidoping di Nado Italia. Fu nominato dalla Giunta Coni a capo della Procura lo scorso 31 maggio ed ha lasciato l’incarico a seguito della sua candidatura nel collegio della circoscrizione Lazio con il Movimento 5 Stelle. Durante la sua attività investigativa, Cozzella si è distinto per aver indagato nel mondo del nuoto e del calcio. Una brava persona che sta raccogliendo enormi consensi. Impeccabile, incorruttibile e, soprattutto un vero signore. La gente, come ci dicono soprattutto a Civitavecchia, ripone in lui molte aspettative e, come detto, potrebbe fare uno scherzetto a coloro che invece già si sentono seduti a Palazzo Madama. Ovviamente le urne sono urne e quando uno sta dentro quel gabbiotto di compensato e con tende nero o marroni che proliferano di acari può succedere di tutto. Proprio di tutto.

Alberto Cozzella, durante la presentazione dei candidati del M5s nei collegi uninominali