Terni verso le elezioni: spuntano i primi nomi. Nel Pd si pensa a Corradi

TERNI  – Ci sono ancora le elezioni politiche del 4 marzo e parlare di candidati a sindaco è ovviamente prematuro. Ma il mondo politico ternano è in fermento e – più o meno sottotraccia – in tanti sono già al lavoro. Strategie, aspirazioni, tattiche, sogni di gloria. E qualche ipotesi comincia a venire fuori.

 

CENTROSINISTRA: CORRADI – In casa PD il nome che circola è quello dell’assessore uscente ai Lavori Pubblici, Sandro Corradi. Ingegnere di 53 anni, Corradi fu nominato assessore nel giugno 2017 e venne subito investito dalle polemiche  per aver assistito, con il suo studio professionale, la municipalizzata del comune di Roma (ACEA, proprietaria dell’inceneritore a Maratta) nella stesura di un progetto, presentato dalla società romana, relativo alle attività di incenerimento dei rifiuti nell’impianto. Il neo assessore assicurò la cessazione di ogni rapporto professionale con ACEA, per evitare qualsiasi potenziale conflitto di interesse tra le attività pubbliche e quelle dell’azienda che gestisce l’inceneritore (LEGGI QUI).

 

ACEA APPREZZATA DA TUTTI – C’è da ricordare che a Terni le ‘quotazioni’ di ACEA sono alle stelle (5 per l’esattezza), da quando alla società del Comune guidato da Virginia Raggi sono arrivate le lodi pubbliche e gli apprezzamenti persino dei pentastellati umbri, che sembrano tenere in grande considerazione i progetti futuri dell’azienda, a Terni e nel territorio (LEGGI QUI). Secondo il M5S infatti ACEA potrebbe, nei prossimi anni, anche pensare di chiudere l’inceneritore ternano.

 

CENTRODESTRA: ALLA RICERCA DEL NUOVO CIAURRO – La coalizione di centrodestra (a trazione forzista, leghista o altro?) immagina per la Conca “un buon governo moderato, senza derive giustizialiste, alternativo alle sinistre”. Chi si candida a Sindaco non lo sappiamo ma sicuramente ci sarà una ‘gara’ a chi impersona meglio l’erede di Gianfranco Ciaurro, col rischio (concreto) che finiscano – come sempre – a rinfacciarsi le responsabilità delle dimissioni, nel 1999, del sindaco-professore.

In Forza Italia c’è chi pensa che sia arrivato il “tempo che Terni trovi una guida non frutto di mediazioni di partito ma frutto di una valutazione che punti al bene della collettività e del territorio, scegliendo chi meglio interpreta il sentire e le aspirazioni del tessuto socio-economico, e con un’anima laboriosa e fattiva. Terni merita una guida autorevole, capace e trasparente, non frutto di mediazioni a ribasso tra i partiti”.

Messaggio abbastanza chiaro che potrebbe voler dire: non cerchiamo solo tra noi il candidato sindaco ma guardiamo anche fuori. Là fuori, dove magari ci sono anche i civici.

 

I CIVICI – Associazioni, movimenti e comitati. Sono tanti, variegati e al lavoro da tempo. Alle ultime elezioni comunali del 2014 c’erano ‘civici’ schierati con Di Girolamo (centrosinistra) e civici che sostenevano Crescimbeni (centrodestra). Avverrà la stessa cosa anche alle prossime elezioni?

Per adesso nemmeno i’ civici’ si sbottonano: però ci tengono a far sapere che ci sono e che si è già aperto un confronto all’interno del mondo civico ternano.

 

M5S –  Sembrano destinati a conquistare il Comune. In casa pentastellata l’ultima parola sul candidato sindaco spetterà probabilmente agli iscritti al Movimento e alle relative piattaforme informatiche. I rumors indicano come favorito il consigliere uscente Thomas De Luca. Potrebbe riprovare anche Angelica Trenta, già candidata sindaca, nel 2014, quando ottenne un buon 18% piazzandosi terza dopo Di Girolamo e Paolo Crescimbeni.

 

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